IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 2 all'8 aprile 2017
Morti che fanno o non fanno notizia
Estremisti palestinesi manifestano con violenza contro Israele
La settimana appena trascorsa è stata molto movimentata. Assad con la complicità della Russia e dell’Iran decide di sferrare un attacco letale alla popolazione di Idlib, roccaforte dei ribelli islamici. Lo fa usando il gas Sarin. La morte avviene per soffocamento a seguito di spasmi convulsivi. Non è la prima volta che Assad fa uso di questo gas nervino. Lo fece anche nel 2013 e, in quel momento, l’allora presidente Obama minacciò l’uso della forza, chiedendo a Assad di non oltrepassare la “linea rossa”. Non successe nulla, perché Obama decise di non fare più nulla. Era più interessante cercare di far progredire il nucleare iraniano.
È dal 2013 che Israele fa sapere al mondo che Assad usa il gas nervino contro la propria popolazione. Una denuncia caduta nel vuoto sia presso le cancellerie occidentali, sia presso l’ONU. Questa volta Assad ha pensato che alla Casa Bianca ci fosse ancora Obama e così ha deciso di usare nuovamente il Sarin. Ma l’America è tornata grande e Trump ha dato un colpo alla base siriana Shayrat. La mattina ci siamo svegliati e l’America era tornata protagonista nello scacchiere mediorientale. In Medio Oriente si ottiene rispetto solo se si mostrano i muscoli. L’America è tornata a mostrare i suoi muscoli sia a Teheran, sia a Mosca e Pyongyang. Ovviamente in Italia chi sosteneva sia Trump sia Putin, i trumpisti-putiniani, hanno rinunciato all’amore per Trump. Semplice: l’America non è mai stata amica e alleata della Russia e di certo non lo sarà perché alla Casa Bianca risiede Donald Trump.
Torniamo in Europa, perché a quanto pare gli islamisti hanno deciso di lasciarci sulle spine, sempre all’erta, vigili su ciò che ci circonda. Il tempo di riprendere fiato dall’attacco terroristico di Londra che di nuovo ci troviamo attaccati. Questa volta però è toccato alla Svezia, Stoccolma. In pieno centro un camion cerca di entrare nell’area pedonale per falciare un po’ di vite umane, poi si schianta sulla vetrata di un negozio del centro commerciale. Immagini già viste: Nizza, Parigi, Berlino, Londra. Stesso modus operandi, dicono i media e la stampa italiana.
Sempre le città europee si prendono come esempio. Nessuno che si chieda, giornalisti e analisti, dove hanno imparato questi terroristi ad agire in questo modo prendendo un camion o una vettura per poi gettarsi impazziti sulla folla. In Israele. In Israele hanno imparato. Sono i fratelli palestinesi che hanno insegnato ai terroristi dell’Isis come seminare terrore ammazzando civili per le strade delle città europee. Ma tutto questo non lo dicono mai i giornalisti.
Sorvoliamo sulla notizia che Mosca riconosce Gerusalemme Ovest come capitale dello Stato di Israele. E’ una presa in giro e solo chi non conosce Israele può dirsi contento di questa notizia.
Terrorismo palestinese e cecità dei media
Queste sono le notizie che hanno tenuto col fiato sospeso gli europei durante la scorsa settimana. Le vittime sono tutte uguali? Sicuramente non devono esserci vittime di serie A e vittime di serie B. Invece a quanto pare gli israeliani e gli ebrei sono da considerarsi proprio delle vittime di serie B, perché sono passate inosservate due notizie. Gerusalemme: Elchay Taharlev 20 anni è stato investito da un terrorista palestinese di Hamas mentre aspettava il pullman. Per Hamas tutti gli ebrei sono da ammazzare e Israele da distruggere. Parigi: Sara Halimi, una donna di 66 anni è stata accoltellata dal suo vicino di casa al grido di “Allah Akbar”. Non contento il carnefice ha gettato la sua vittima dalla finestra dell'appartamento. Anche Sara Halimi è stata sepolta a Gerusalemme. La Francia non è più un paese per gli ebrei.
Due persone uccise perché ebree. Queste due notizie non le abbiamo sentite in televisione e nemmeno sulla stampa.
Astrit Sukni - Redazione IC