Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 04/04/2017, a pag. 3, l'editoriale "I giornali e i lupi solitari".
In Gran Bretagna ad aprire gli occhi è arrivato THE GUARDIAN, il quotidiano della intellighenzia di sinistra. Non si può dire lo stesso dell'Italia, non solo della sinistra, ma anche della maggior parte dei media, che continuano a presentare il terrorismo secondo schemi giustificativi, come l'uso di "presunto" accanto al nome di chi partecipa a atti criminali.
L'islamismo dietro e di fianco ai "lupi solitari"
"Lone wolf”, “lupo solitario” in italiano. Il “lupo solitario” è un individuo che nel compiere un attentato terroristico agisce da solo, senza dipendere direttamente da qualche organizzazione jihadista internazionale. Questa espressione è entrata nel lessico comune, sui giornali italiani e internazionali, nelle relazioni delle intelligence, nei discorsi dei politici, ed è stata usata negli ultimi due anni per riferirsi alla stragrande maggioranza degli attacchi compiuti in Europa dallo Stato islamico. E perché non quello di ieri a San Pietroburgo? “Ma c’è un problema: ‘Lu - po solitario’ non descrive in modo corretto la minaccia terroristica con cui abbiamo a che fare. Non solo: è un’espressione fuorviante”.
Lo afferma il Guardian, quotidiano inglese della sinistra, non certo tacciabile di fare dell’isteria sul terrorismo. Dovrebbero comprenderlo anche i nostri quotidiani che di questa espressione invece riempiono ormai da due anni le loro pagine. “Gli attentatori di Nizza e Berlino, così come molti altri che hanno compiuto attacchi terroristici in Europa nel corso dell’ultimo anno e mezzo, fanno parte di una zona grigia che per convenienza è stata spesso associata all’azione dei ‘lupi solitari’. Una scelta affrettata e pigra, che nella maggior parte dei casi non fu corretta nemmeno dopo l’esito delle indagini”. Una scelta che nasconde una operazione ideologica precisa: mistificare la grandezza del fenomeno jihadista che ha radici profonde nella umma islamica e ridurlo a ipotesi di qualche pazzo isolato.
Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante