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La Stampa-Avvenire Rassegna Stampa
01.04.2017 La Stampa/Avvenire: due cronache a confronto
Giordano Stabile e il redazionale del quotidiano cattolico

Testata:La Stampa-Avvenire
Autore: Giordano Stabile-Redazione Avvenire
Titolo: «Israele costruirà un nuovo insediamento-Cisgiordania,si alla colonia, nuove polemiche»

Riprendiamo dalla STAMPA e da AVVENIRE due cronache uscite oggi, 01/04/2017,  sul nuovo insediamento autorizzato dal governo israeliano. La stessa notizia è su quasi tutti i quotidiani oggi, in maggioranza contrarie a Israele, tanto per cambiare. Ci interessa qui metterne a confronto due, quella di Giordano Stabile, sulla Stampa, che riporta le varie posizioni, e quella di Avvenire, un redazionale, che invece ignora le ragioni di Israele, dando spazio quasi esclusivamente a quelle palestiniste, arrivando a qualificare Hanan Ashrawi 'alta funzionaria' quando invece è semplicemente una esponente politica. Il resto del testo è,come sempre sul quotidiano cattolico, a senso unico.

La Stampa-Giordano Stabile:" Israele costruirà un nuovo insediamento"

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Giordano Stabile

Israele ha deciso la costruzione di un nuovo insediamento nei Territori occupati. E la prima volta negli ultimi 24 anni, cioè dagli accordi di Oslo. La decisione si scontra con le pressioni della comunità internazionale che vorrebbe un congelamento per far ripartire i colloqui di pace con i palestinesi. Il premier Benjamin Netanyahu ha giustificato la scelta come una compensazione per lo smantellamento dell'avamposto illegale di Amona, due mesi fa. Agli abitanti aveva promesso «un nuovo insediamento» per convincerli a lasciare le case dopo la sentenza della Corte suprema che aveva imposto la demolizione. Netanyahu ha detto alla Casa Bianca che era ora impossibile, «politicamente parlando», rinnegare la promessa. II nuovo insediamento sorgerà vicino a quello già esistente di Shiloh e avrà dimensioni limitate. Altre 2000 case però saranno costruite in insediamenti già esistenti. La Casa Bianca ha criticato la decisione poiché «l'incontrollato» sviluppo degli insediamenti «non aiuta il processo di pace». Più dura la reazione del segretario Onu, Antonio Guterres, che si è detto deluso e preoccupato.

 Avvenire-Cisgiordania,si alla colonia, nuove polemiche

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Gerusalemme. I palestinesi e le Nazioni Unite hanno condannato ieri il via libera concesso dal governo israeliano alla costruzione di un nuovo insediamento nella Cisgiordania occupata, il primo autorizzato dall'esecutivo da oltre 20 anni. La colonia verrà costruita a Nord dell'ex insediamento abusivo di Amona, smantellato lo scorso febbraio a seguito di una sentenza della magistratura. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva promesso di costruire un nuovo insediamento agli abitanti cacciati da Amona. Secondo l'alta funzionaria palestinese Hanan Ashrawi, la decisione dimostra che il governo israeliano sta portando avanti «le sue politiche sistematiche di colonizzazione, apartheid e pulizia etnica, dimostrando totale disprezzo per i diritti umani dei palestinesi». «Israele è più impegnata a tenete a bada i propri coloni che a rispettare gli impegni per la stabilità e una pace giusta», ha aggiunto. Da parte sua, un portavoce del segretario generale dell'Onu Antonio Gutenes ha espresso «delusione e allarme» per l'annuncio del governo israeliano: segretario generale ha più volte sottolineato che non esiste un piano B per israeliani e palestinesi se non quello di vivere insieme in pace e sicurezza». Per un funzionario della Casa Bianca l'espansione degli insediamenti non «aiuta il processo di pace».

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