Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 29/03/2017, a pag. 3, la breve "Il presidente palestinese a Bruxelles".
La breve di OR riporta pedissequamente i desiderata di Abu Mazen, come se si trattasse di fatti indiscutibili, dal momento che manca un commento, una contestualizzazione e la presentazione della linea di Israele. Nulla di nuovo sulla stampa cattolica, portavoce della propaganda araba palestinese in Italia. In questo caso tale e quale a una velina, che OR pubblica ubbidientemente.
Ecco la breve:
Abu Mazen
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha incontrato ieri a Bruxelles i vertici delle istituzioni dell'Ue. Abbas è stato ricevuto separatamente dall'alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, dal presidente della Commissione dell'Ue, Jean-Claude Juncker, e dal presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani. Mogherini ha ribadito ad Abbas che la pace tra Israele e Palestina è e resta una priorità nell'agenda dell'Unione europea, che rimane impegnata alla soluzione dei due stati come l'unica soluzione possibile nel Vicino oriente. In una dichiarazione al fianco del presidente palestinese, Mogherini ha ribadito il sostegno finanziario e politico della Ue all'Autorità palestinese e l'opposizione alle politiche degli insediamenti di Israele, considerati illegali. Il capo della diplomazia europea ha anche riferito al leader palestinese dei suoi recenti colloqui avuti a Washington, durante i quali ha rilevato «l'interesse degli Stati Uniti a trovare una soluzione in Vicino oriente».
Dal canto suo, Abbas ha sottolineato che l'Unione europea «gioca un ruolo chiave per costruire la pace», ma per arrivare a una soluzione nel conflitto israelo-palestinese serve anche la leadership di Trump». Dopo avere ribadito l'impegno «contro il terrorismo, da qualsiasi parte venga», Abbas ha aggiunto: «Ho detto a Trump che siamo pronti per un accordo di pace e abbiamo accettato il suo invito a Washington», sottolineando che i palestinesi sono «pronti a essere buoni vicini» di Israele. «Ci auguriamo — ha concluso nella conferenza stampa il presidente palestinese — che gli israeliani non perderanno questa opportunità per costruire la pace».
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