Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 24/03/2017, a pag. 4, con il titolo "Raggi, le Fosse Ardeatine, la vocazione all’intifada del 5 stelle (di cosa vi stupite?)", la lettera del lettore Mauro Masini e la risposta del direttore Claudio Cerasa.
L'assenza ingiustificata del sindaco di Roma Virginia Raggi dalla commemorazione in ricordo della strage delle Fosse Ardeatine è una ulteriore conferma della natura del movimento 5 stelle, come sottolinea Claudio Cerasa nella sua lucida risposta, che contiene le azioni anti-Israele del baraccone grillino.
Ecco lettera e risposta:
Beppe Grillo
Al direttore - “La Raggi e le Fosse Ardeatine: mi stupisco di chi si stupisce”, ha twittato lei. E in effetti, seppure la vicenda sia davvero inqualificabile, non si riesce a rimanere sorpresi dal fatto che il primo sindaco del M5s sia anche il primo sindaco della Capitale a non partecipare all’anniversario di una ricorrenza che ha segnato la storia italiana. Virgy è sulle Dolomiti su consiglio dei medici perché troppo stressata, però ha trovato il tempo su Facebook in questi giorni di fare un “appello ai tassisti romani” e di parlare delle buche stradali, certamente temi più importanti dell’eccidio nazista. Qualcosa di simile è accaduto a gennaio quando nessuno del comune si è presentato per la sistemazione della “pietra d’inciampo” in memoria di Alberto Di Segni, vittima della Shoah. Andare a sciare sarà indispensabile per la sua salute psicofisica, ma fare il sindaco di Roma è davvero necessario? Gliel’ha ordinato il medico?
Mauro Masini
Claudio Cerasa
Il Movimento 5 stelle è un partito che agisce fuori dal perimetro della Costituzione, è anti democratico, e non a caso da anni manifesta una sua precisa vocazione all’intifada. Lo ha ricordato bene il nostro Giulio Meotti un mese fa, quando la giunta Raggi concesse una sala al boicottaggio d’Israele, invitando una relatrice molto particolare di nome Ann Wright, leader della Freedom Flotilla, l’imbarcazione che sotto la bandiera umanitaria porta solidarietà a Hamas. L’assenza di Raggi alle Fosse Ardeatine sarà certamente un caso imposto dal destino cinico e baro ma lo stesso non si può dire di quando due anni fa i Cinque stelle, assieme ad altri “parla - mentari per la pace”, invitarono a Montecitorio Omar Barghouti, il fondatore del movimento per il boicottaggio di Israele, che accusa lo stato ebraico di “nazismo”; di quando tempo fa Frongia e i Cinque stelle organizzarono in Campidoglio eventi come quello sugli “Accordi di Oslo”, invitando Diana Carminati, l’autrice di “Boicottare Israele”; di quando Stefano Vignaroli (deputato M5s) disse, nel 2013, “eccomi a Gerusalemme, città della pace dove l’uomo occupa, separa, violenta”; di quando nel 2014 Alessandro Di Battista disse che “sono le azioni del governo israeliano la benzina gettata sul fuoco degli antisemiti nel mondo”; di quando, sempre nel 2014, l’ambasciata israeliana in Italia disse, testuale, che le posizioni del Movimento 5 stelle “sono simili a quelle espresse da altri gruppi estremisti, che si oppongono al sionismo e negano al popolo ebraico il diritto di vivere nel proprio paese, a prescindere dal limite dei suoi confini nazionali”. I Cinque stelle sono questo. E il pacchetto dell’anti politica (vedi la Le Pen) contiene spesso il pacco dell’antisemitismo. Mi stupisco di chi si stupisce. Al direttore - L’attrazione di Bersani per M5s e anche l’essenza pentastellata, sono spiegabili con gli emisferi di Magdeburgo: fatti combaciare due emisferi e creato il vuoto al loro interno, diventano indivisibili. Il fisico tedesco Otto von Guericke, a metà del ‘600, per dimostrare la sua teoria, usò ben otto paia di cavalli che, appunto, non riuscirono a separare ciò che era unito dal vuoto.
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