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Internazionale Rassegna Stampa
10.03.2017 Internazionale sempre e comunque contro Israele
Le uniche opinioni sullo (contro lo) Stato ebraico? Amira Hass e Gideon Levy

Testata: Internazionale
Data: 10 marzo 2017
Pagina: 23
Autore: Amira Hass
Titolo: «Due volte profugo»

Riprendiamo da INTERNAZIONALE di oggi, 10/03/2017, a pag. 23, con il titolo "Due volte profugo", il commento di Amira Hass.

Amira Hass è, in Israele, una voce sempre e comunque contro l'operato dello Stato ebraico, a prescindere dai colori del governo del momento. Per questo nel suo Paese ha perso ormai ogni credibilità, quella stessa credibilità che invece alcuni giornali internazionali le danno. Tra questi spicca Internazionale, che su Israele (ma sarebbe più corretto dire: contro Israele) pubblica sempre e soltanto gli articoli di Amira Hass e di Gideon Levy, entrambe firme di Haaretz che hanno posizioni estreme. La conseguenza è il dilagare della disinformazione contro lo Stato ebraico, accusato di ogni nefandezza.

Ecco l'articolo:

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Amira Hass

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M. ha saputo della morte di Basel al Araj a Ramallah domenica scorsa. Sapeva delle armi e delle munizioni trovate nell'appartamento circondato e colpito dall'esercito israeliano. Non ha citato il fatto che prima di essere trovato nel suo nascondiglio, il giovane era stato sotto la custodia dell'autorità palestinese. Quello che M. non sapeva è che prima d'incontrarci avevo ricevuto una telefonata da un attivista israeliano che conosceva Al Araj e mi chiedeva di scoprire il luogo in cui gli israeliani stavano tenendo il suo corpo. Ma non ho potuto aiutarlo: in questo momento sono a Berlino. Anche M. è nella capitale tedesca ed era amico di Al Araj su Facebook. M. è un palestinese che non è mai stato in Palestina. E nato nel campo profughi di Yarmuk, in Siria, in una famiglia costretta a lasciare la Palestina nel 1948. Ora è profugo perla seconda volta: è arrivato con la moglie e il figlio a Berlino ed è ospite nell'appartamento di una mia amica. Ho bisogno di parlare ancora a lungo con loro prima di potermi fare un'idea degli orrori che hanno vissuto. Ma mi viene spontanea un'osservazione: l'ambasciata palestinese non gli ha offerto nessun tipo di assistenza? M. e la moglie mi guardano sorpresi. L'ambasciata non è un'opzione per loro, non si aspettano nulla da questa istituzione.

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