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Avvenire Rassegna Stampa
08.03.2017 Biella: no alla proiezione dell'odio antisemita e anti-Israele dopo gli interventi di Alessandro Bertoldi (UDAI), Noemi Di Segni
Resta da chiarire la posizione dell'Anpi

Testata: Avvenire
Data: 08 marzo 2017
Pagina: 14
Autore: Paolo Ferrario
Titolo: «Indigna il sostegno Anpi a manifestazione antiebraica»

Riprendiamo il comunicato di Alessandro Bertoldi, vicepresidente pro tempore di UDAI - Unione di Associazioni Pro Israele; il comunicato della Presidenza della Provincia di Biella; da AVVENIRE, a pag. 14, con il titolo "Indigna il sostegno Anpi a manifestazione antiebraica", la cronaca di Paolo Ferrario.

Ecco i comunicati e l'articolo:

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La locandina del filmato antisemita

A seguire una nota di Alessandro Bertoldi, Vicepresidente nazionale di UDAI - Unione di Associazioni pro Israele, con la quale viene presa posizione sulla proiezione in un Istituto scolastico, patrocinata dalla Sezione ANPI di Biella, della pellicola: Israele. Il cancro.

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Alessandro Bertoldi

"Israele. Il cancro.", è questo il vergognoso titolo del documentario girato nel 2014 da un'attivista filopalestinese e in procinto di essere presentato a Biella il prossimo 10 marzo, ma fatto ancor più grave: la presentazione della vergognosa pellicola di propaganda antisemita si terrà in una scuola e riporta, come da locandina allegata, il patrocinio della sezione locale dell'Associazione nazionale partigiani italiani. Il filmato, dal titolo agghiacciante e vergognoso, palesemente antisemita ed istigatore all'odio, è stato girato a Gaza nell'estate del 2014 durante l'inizio dell'operazione militare israeliana «Margine Protettivo», avviata per indebolire il terrorismo palestinese e difendere Israele dai frequenti attacchi, è uno strumento criminale di propaganda dell'odio contro Israele e gli ebrei. Filmato nei confronti del quale le istituzioni repubblicane dovrebbero esprimere i più forti sentimenti di condanna senza indugio alcuno invece che consentirne la diffusione. Esprimo i più severi sentimenti di sdegno e condanna per quanto sta per accadere a Biella e auspico si levi un coro tra i rappresentati politici ed istituzionali locali contro questa iniziativa che istiga l'odio contro un Paese ed un Popolo. Nel corso delle presentazioni che si sono tenute in passato la stessa attivista, che nel 2016 è stata fermata in Israele nel corso di una manifestazione, quindi arrestata e infine espulsa dal Paese, ha parlato dell'operazione militare come un'autentica «occupazione nazista israeliana della Palestina», parole violente che vanno oltre la faziosità e che accusano il popolo ebraico di essere come i carnefici di cui sono stati vittime appena 70 anni fa. Ciò che troviamo ingiustificabile è come una scuola e l'Anpi possano ospitare e patrocinare l'evento, specie non potendo non sapere che la notorietà dell'attivista filo-terrorista deriva dall'immagine diffusa l'anno scorso dalla stessa che la ritraeva davanti a un forno mentre inneggiava con un gesto alla morte dei tre soldati israeliani rapiti in quei giorni a Gaza. Tutto quanto sta per accadere a Biella è già accaduto l'anno scorso a Recanati ed è inaccettabile, ingiustificabile e pericoloso. Sono necessari imminenti chiarimenti e le più rapide scuse ufficiali dell'Istituto scolastico nei confronti dello Stato d'Israele. Non possiamo accettare che fatti come questo avvengano nel nostro Paese ed in particolare in luoghi sacri per la formazione dei futuri cittadini italiani, come le scuole. Chiediamo con forza che l'Amministrazione comunale e alle istituzioni coinvolte, come al direttivo nazionale ANPI, che prendano le distanze da quel filmato e riconoscano il gravissimo errore cercando di porvi rimedio, infine che la Questura e la Procura della Repubblica competenti intervengano quanto prima d'ufficio aprendo un fascicolo per verificare, se come crediamo, si sono verificati i reati di istigazione all'odio razziale e di vilipendio di Stato estero."
Alessandro Bertoldi

Ecco il risultato della protesta:

Comunicato stampa della Presidenza della Provincia di Biella

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Anpi

Comunicato Stampa del 07 marzo 2017 - A seguito della richiesta di utilizzo di locali all’interno degli istituti scolastici, ricevuta dall’ANPI Valle Elvo, e relativa alla proiezione di un documentario, che notoriamente rappresenta avvenimenti e fatti in modo oggettivo, gli Uffici Provinciali hanno provveduto al rilascio della concessione, come di prassi, per le aule scolastiche a disposizione dell’Ente proprietario al di fuori delle ore curricolari. Solo dagli organi di stampa si è potuto aver modo di prendere conoscenza della proiezione di un film in luogo del documentario enunciato. Caratteristica del film è quella di narrare fatti e avvenimenti interpretati secondo il pensiero del regista, a differenza di un documentario che, invece, rappresenta una testimonianza a scopo informativo o istruttivo di luoghi o avvenimenti, senza aggiunta di elementi interpretativi. La presa visione della locandina, recuperata in rete, e mai trasmessa dal richiedente, che riporta quale titolo “israele, IL CANCRO” fa presumere, considerato l’accostamento dei due termini, una rappresentazione dei fatti assolutamente di parte e non oggettiva. “Gli Istituti Scolastici – ha affermato il Presidente – non sono il luogo deputato ad ospitare eventi che possano rappresentare un pensiero di parte su argomenti di rilievo politico, che vanno affrontati in altre sedi, purché sia garantita la presentazione dei fatti e/o avvenimenti in modo oggettivo e super partes. Ho dunque ritenuto opportuno, oltreché corretto, revocare la concessione di utilizzo dell’aula scolastica concessa dal Responsabile”

AVVENIRE - Paolo Ferrario: "Indigna il sostegno Anpi a manifestazione antiebraica"

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Noemi Di Segni

Milano. Ha provocato la ferma reazione dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, la programmazione, per venerdì sera in una scuola di Biella (l'Istituto superiore "Quintino Sella"), della proiezione del film "Israele, il cancro", di Samantha Comizzoli. A scatenare la ferma reazione della presidente dell'Ucei, Noemi Di Segni, il patrocinio dato alla manifestazione dalla locale sezione dell'Associazione nazionale partigiani, "Sezione Valle Elvo e Serra "Pietro Secchia". Così, dell'«aberrante iniziativa», Di Segni scrive, in un messaggio, al presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia e al presidente dell'Anpi di Milano, Roberto Cenati. Nella lettera, la presidente dell'Ucei ricorda che la regista del film è «una nota attivista antisionista e antisemita» e che i promotori della manifestazione «cercano di riversare in rete e nel mondo dei social calunnie, odio e rancore».

«Il sostegno dell'Anpi a iniziative come quella che vi segnalo - scrive Di Segni a Smuraglia e Cenati - rappresenta quindi un fatto gravissimo e incomprensibile e duole ancor più nella considerazione che tale filmato divenga un'esperienza vissuta nella scuola, luogo nel quale esattamente al contrario, dovremmo coltivare i valori condivisi della tolleranza e del rispetto. L'odio è una materia facilmente infiammabile, basta dawero poco per divampare in incendio».

Di certo, iniziative di questo tipo non rientrano nell'accordo per promuovere la Resistenza e la Costituzione nelle scuole, siglato da Anpi e Miur nel 2014. Un'intesa di «grandissima importanza», secondo il presidente Smuraglia, «in favore della cittadinanza attiva». Proprio per questo, sarebbe opportuno, come chiede Di Segni, «scegliere di comunicare ai nostri ragazzi un messaggio di partecipazione e fiducia».

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