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La Nazione Rassegna Stampa
23.02.2017 Betlemme terra di pace e convivenza? Per niente: gli ebrei sono banditi, i cristiani perseguitati
Il commento fuori dalla realtà di Monia Savioli

Testata: La Nazione
Data: 23 febbraio 2017
Pagina: 38
Autore: Monia Savioli
Titolo: «Una nuova alba per Betlemme, nella terra delle tre religioni»

Riprendiamo da NAZIONE/CARLINO/GIORNO di oggi, 23/02/2017, a pag. 38, con il titolo "Una nuova alba per Betlemme, nella terra delle tre religioni", il commento di Monia Savioli.

L'articolo di Monia Savioli è turistico, un inserto pubblicitario che invita a visitare Betlemme. Quello che racconta, però, è una versione edulcorata - quindi falsa - della realtà. I fedeli delle tre religioni non convivono fianco a fianco in pace per un motivo molto semplice: agli ebrei è vietato risiedere a Betlemme, mentre i cristiani, che un tempo costituivano largamente la maggioranza della popolazione, sono sempre meno a causa delle persecuzioni da parte islamica. Questo quadro non trova però spazio nella cartolina di Savioli.

Invitiamo i nostri lettori a scrivere direttamente ai tre quotidiani sui quali è apparso l'articolo:
segreteria.redazione.firenze@monrif.net

Ecco l'articolo:

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Monia Savioli

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Betlemme

LA PALESTINA è un crocevia, di civiltà, culture, religioni. Lo è stata in passato e Io è ora, nonostante la difficile situazione politica e sociale: il muro che attraversa i territori separandoli ne è la prova. Patria delle tre religioni monoteistiche, è il luogo natale di Gesù Cristo, temi ai quali lega principalmente il richiamo turistico dalle forti potenzialità di crescita ma è anche il luogo in cui si tentano nuove strade per ripartire e affermare in modo chiaro l'identità culturale e sociale. La fase che si sta aprendo ora è quella di un turismo sperimentale che coniuga la scoperta dei luoghi più noti e cari alla cristianità all'interazione con la vita quotidiana dei palestinesi. Seguendo questa strada, a Betlemme alcune case del centro storico sono state trasformate in strutture ricettive autonome dove i turisti possono vivere durante il loro soggiorno e immergersi nella vita della città. Una sorta di albergo diffuso il cui intento è di valorizzare le tradizioni portando i turisti a comprenderle e quindi ad amarle.

Al momento i posti letto disponibili in questa nuova forma di ospitalità sono solo sessanta, divisi in appartamenti di varie dimensione dotati di cucina, per soddisfare le esigenze delle famiglie, comprese le più numerose. I soffitti animati dalla caratteristica forma di volta a crociera richiamano le strutture di un tempo, quando le dimensioni e gli spazi erano direttamente collegati alle possibilità socio-economiche dei proprietari. Dai terrazzi è possibile cogliere l'anima della Old City, i rumori del giorno, i colori e gli odori dei bazar, ma anche il silenzio pieno di stelle della notte. Sui tetti non è raro scorgere dietro a cisterne o al riparo di antenne, i bambini che giocano.

BETLEMME APRE le braccia al mondo nonostante le difficoltà dovute a un clima di tensione che governa la zona. Ugualmente sono tanti i turisti provenienti in particolare dalla Russia, ma anche dall'Italia e dagli Usa disposti a sfidare attese e disagi per vivere la toccante e profonda esperienza di trovarsi nei luoghi in cui nacque la religione cristiana e respirare la stessa aria che abbracciò la Natività nella grotta in cui Cristo emise il primo vagito e su cui oggi sorge, in Piazza della Mangiatoia, la Chiesa della Natività, dichiarata patrimonio Unesco nel 2012 e meta ogni giorno di migliaia di visite.

Per inviare la propria opinione alla Nazione, telefonare 055/2495111, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


segreteria.redazione.firenze@monrif.net

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