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La conferenza stampa tra Netanyahu e Trump sulla Rai Commento di Deborah Fait
Il commento di Giovanna Botteri (TG1 ore 20.30) sulla conferenza stampa tra Benjamin Netanyahu e Donald Trump è stato molto tiepido e deludente. Era un incontro che tutti aspettavamo con ansia dopo quei famosi otto anni di gelo, sgarbi e umiliazioni di Barack Obama. La Botteri ha parlato di Mosca all'inizio e anche alla fine come fosse l'argomento più importante dell'incontro tra i due. Certamente Mosca faceva parte delle domande dei giornalisti presenti ma non era l'argomento principe che aveva motivato il summit tra il premier israeliano e il Presidente Trump. Diverso è stato il servizio della stessa Botteri sul TG2 dove ha parlato degli argomenti più importanti dell'incontro: colloqui per un'eventuale pace tra Israele e ANP, insediamenti, terrorismo palestinese, incitamento all'odio nelle scuole dell'ANP e di Gaza, due stati o no, Gerusalemme. Era proprio su questo che doveva focalizzarsi il servizio, le opinioni dei due interlocutori su Israele e palestinesi. Trump ha parlato di sacrifici da ambo le parti e, sorridendo, ha strizzato l'occhio a Bibi, ha biasimato decisamente il terrorismo, ha detto che uno stato o due stati per lui è uguale, lui vivrebbe lo stesso, l'importante è che concordino le due parti sui modi. E su Gerusalemme ha assicurato di essere convinto del trasferimento dell'ambasciata e di lavorarci intensamente valutando ogni ipotesi. La Botteri ha anche ricordato i rapporti tesi con la precedente amministrazione e ha ribadito le parole di Netanyahu "La Giudea è la terra dei giudei come la Cina è la terra dei cinesi". Ho visto sul web la conferenza stampa e devo dire che mi si è allargato il cuore. L'atmosfera era rilassata, Bibi soddisfatto e sorridente, sprizzava felicità, si è visto sorridere anche Trump. Era la prima volta che non lo si vedeva corrucciato, anzi è riuscito persino a ridere. Bellissimo! Ha detto che quello che ha passato Israele non lo ha vissuto nessun altro paese al mondo, ha fatto pubblicamente i complimenti a Sara, ha parlato della figlia, del genero e dei suoi tre bei nipoti ebrei. Insomma solo cose positive anche se sono certa che oggi i media di sinistra, anche israeliani, cercheranno il pelo nell'uovo per criticare ogni parola. Forse sono troppo ottimista ma ho avuto l'impressione che questi due uomini, forti, motivati e pragmatici, riusciranno a fare grandi cose in questa parte del Medio Oriente, sempre se li lasceranno lavorare in pace. Bibi e Donald, una coppia vincente che potrà ricostruire verità e giustizia per tutti dopo tanti anni di frustrazioni, bugie e dolori. Mandiamo loro un grande sentito augurio di buon lavoro.
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90 |
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