Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 15/02/2017, a pag. 3, l'editoriale "Il rullo di tasmburi contro Israele".
Yahya Sinwar con Ismail Haniye
Sostituirà Ismail Haniyeh, che è in corsa per la leadership dell’ufficio politico di Hamas al posto di Khaled Meshaal. Il nuovo capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar ha trascorso ventidue anni nelle carceri israeliane prima di essere rilasciato in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit. Nel 2015, Sinwar è stato aggiunto nella lista nera dell’antiterrorismo degli Stati Uniti insieme ad altri due membri del braccio armato di Hamas. L’elezione di Sinwar a capo di Hamas segnala l’ascesa dell’ala militare del gruppo terroristico, che ora detiene più influenza nella Striscia di quella politica. Sinwar si oppone a qualsiasi compromesso con l’Autorità palestinese e Israele. Kobi Michael, analista ed ex capo del desk palestinese al ministero israeliano per gli Affari strategici, ha detto che la sua nomina dovrebbe allarmare i politici israeliani. “Sinwar rappresenta la linea più radicale ed estrema di Hamas”.
Gli islamisti a Gaza si preparano alla prossima guerra con lo stato ebraico. L’ultima fiammata è iniziata con il lancio di razzi su Ashkelon. Poi sono arrivati quelli su Eilat da parte dello Stato islamico nel Sinai, un gruppo che ha un patto con Hamas. Sinwar è noto come “l’uomo dei Dodici”, i palestinesi che ha ucciso con le proprie mani sospettando che collaborassero con Israele. Fu lo sceicco di Hamas, Ahmed Yassin, a concedergli una fatwa per eliminare i “traditori”. Dal carcere, Sinwar cercò persino di convincere i compagni a non accettare le condizioni dello scambio con Shalit. Per lui, anche quella era una “resa a Israele”. Dietro la sua elezione si sente il rullo di tamburi del jihad contro i “sionisti”.
Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante