|
|
||
La libertà di Israele ma da quel che dice su Trunp e il “pericolo del populismo” ha senza dubbio una matrice piuttosto di sinistra. Per confronto, l’Italia ottiene 89 punti, come la Polonia e gli Usa; la Gran Bretagna 95 , come la Germania, il Brasile 79 e l’Argentina 82. La Russia ha 20 punti, la Cina 15, il Venezuela 30. Il 45% della popolazione mondiale vive in stati “liberi”, il 30% in stati “parzialmente liberi”, il 25 in stati “non liberi” Trovate tutti questi dati e i relativi commenti qui: https://freedomhouse.org/report/freedom-world/freedom-world-2017 . Se cliccate sul territorio di un paese in questa carta geografica trovate i dati relativi. Questo piccolo sguardo alla carta geografica permette due considerazioni, una strategica e una politica. Sul piano strategico, Israele è permanentemente in pericolo, quali che siano le sue politiche, fino che i suoi vicini sono oppressi da dittature. E’ un fatto empirico che i regimi non liberi sono più propensi alle guerre degli stati democratici, per la semplice ragione che queste guerre in uno stato democratico devono essere approvate dai cittadini che poi ne pagheranno i costi e anche perché l’indicazione di un nemico esterno è spesso necessaria per distrarre l’attenzione popolare dall’oppressione interna. Se a queste ragioni generale si aggiunge l’ideologia islamista, intollerante di altre religioni e di popoli autonomi, e la piccolezza di Israele rispetto ai suoi vicini nemici è facile capire il perché dell’aggressione continua che esso subisce dalla sua nascita. Sul piano politico si vede la solitudine di Israele, che per regime politico, stile di vita (innanzitututto libertà delle donne), attitudine alla scienza, alla tecnologia, all’industria, creatività artistica e letteraria, si lega molto meglio allo spazio europeo e americano, diciamo occidentale e atlantico, che a quello autoritario oppressivo e poco propenso all’innovazione che mette insieme l’Islam e i paesi comunisti ed ex (siano influenzati da una cultura tribale, dal confucianesimo, dal cesaropapismo bizantino), con cui si trova a condividere il suo grande spazio geopolitico. La sfortuna ha voluto che almeno negli ultimi dieci o vent’anni, per antisemitismo, terzomondismo, interesse o semplicemente per pulsione suicida, l’Europa e gli Stati Uniti hanno respinto il fratello Israele, spesso più intraprendente e di successo di loro stessi, e abbracciato i nemici islamici e dittatoriali.
|
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |