Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 25/01/2017, a pag. 16, la breve "Gli ebrei lasciano l'Italia: record da mezzo secolo".
La sempre più intensa emigrazione degli ebrei dall'Italia verso Israele è un pessimo segnale per il nostro Paese. Non solo per la crisi economica perdurante e la possibilità che lo Stato ebraico offre di un'alta formazione, ma anche per i fenomeni di intolleranza e antisemitismo, in crescita sotto la spinta della sempre più massiccia presenza musulmana.
Ecco l'articolo:
Un gruppo di ebrei emigrati in Israele
Gerusalemme. Non accadeva da oltre mezzo secolo. Le partenze di ebrei dall'Italia hanno raggiunto livelli senza precedenti: nel 2015 hanno superato quota cinquecento, un record nel secondo dopoguerra. Se la tendenza fosse confermata, tra il 2016 e il 2021, l'Italia perderebbe il 7 per cento della popolazione di origine ebraica. Il motore dell'esodo, stavolta, non sono, come negli anni Trenta e Quaranta, le persecuzioni politiche, bensì la crisi economica. Lo studio, realizzato dall'Institute for Jewish policy research di Londra, è stato pubblicato a pochi giorni dalla "Giornata della memoria", in programma il venerdì.
In tale occasione, lo Yad Vashem, il memoriale della Shoah, mette in mostra, da domani, anche online, le ultime lettere scritte dagli ebrei d'Europa, oppressa dal nazismo. Una raccolta di 190 milioni di pagine, scritte a mano, che saranno via via rese disponibili. Da subito, il memoriale pubblicherà le prime nove missive. All'inaugurazione, domani, sarà presente il premier Benjamin Netanyahu.
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