Nel leggere e nell’ascoltare quanto accaduto in questi ultimi giorni possiamo con felicità tirare un respiro di sollievo. Mister Husseini Obama e i suoi compari sono stati finalmente ‘’cacciati’’ dalla Casa Bianca. Otto anni di una politica vergognosa, di un vero complotto contro la democrazia dell’Occidente per favorire il terrorismo islamico (fratellanza musulmana) e simulare piani di pace al solo scopo di danneggiare Israele ( Iran). E tutto questo non tanto per motivazioni economiche quanto per convinzioni ‘’ideologiche’’ foriere di disordini sociali (primavere arabe) e di instabilità politiche nelle Alleanze con serio pericolo per le libertà democretiche. Alla fine di questo sudicio percorso, senza alcun ritegno, mister Obama e Kerry hanno gettato la maschera, favorendo con la loro astensione alle Nazioni Unite, la vile proposta dell’Unesco di sradicare Israele dalla sua Terra. Una vera internazionale del male fiancheggiata da una Europa laico-cristiana(Francia) che ha scelto la strada dell’Islam radicale per ‘’liquidare’’ Israele. Di certo da molto fastidio in Europa vedere il popolo ebraico, considerato da questa una vittima della storia, ritornare da vincitore nella sua Terra e ricostruire la propria Nazione con successo. E allora come impedirglielo? Ecco pronta la carta ‘’palestinista’’ inventata a tavolino, visto e considerato che la carta del ‘’decidio’’ non era stata sufficiente a sterminare il popolo ebraico (Shoà). Ma grazie a D-o come, si dice in gergo, il mondo libero si sta liberando da questo letamaio, con la vittoria inaspettata di Donald Trump. Difatti le costruzioni di circa 600 abitazioni possono essere realizzate a Gerusalemme per ospitare i tanto ‘’demonizzati’’ coloni ebrei, che per secoli hanno conservato nei loro cuori la fede e la speranza di tornare a Sion per ricostruire la propria Nazione. I veri coloni, miei cari amici lettori, sono stati proprio gli italiani, andati a conquistare l’Etiopia cristiana al rombo del cannone con tanto di benedizione ‘’apostolica’’ della Chiesa di Roma. Non vorrei esser un profeta di sciagure per la vecchia Europa, ma farebbe bene ad occuparsi del suo traballante destino per non finire stritolata dagli ingranaggi della Storia.
Fulvio Canetti
E' chiaro che la politica estera di Obama è stata una serie di fallimenti, a partire dalla guerra in Siria e dall'accordo con l'Iran. Vedremo che cosa cambierà adesso, con un inquilino molto diverso alla Casa Bianca. Pubblichiamo oggi due pagine su Donald Trump e Israele.
IC redazione