lunedi` 25 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
17.01.2017 Non 'morti', ma 'assassinati': le parole giuste per ricordare la Shoah
Commento, critico, di IC

Testata: Informazione Corretta
Data: 17 gennaio 2017
Pagina: 1
Autore: IC redazione
Titolo: «»

Le parole hanno sempre un peso decisivo. Per questo indicare le vittime della Shoah come "morti" e non come "uccisi" o "assassinati" è fuorviante. Eppure su tutti media, indistintamente leggiamo sempre 'morto/a' a Auschwitz, Treblinka ecc. un vero e proprio insulto alla memoria di 6 milioni di ebrei sterminati.

 In Italia, a differenza di altri paesi, tra i quali la Germania, sulle 'pietre d'inciampo' vengono riportati anche i nomi di altri deportati, in genere politici. Giusto ricordarli, ma andava fatto in altro modo, erano nemici del Terzo Reich, mentre nei confronti degli ebrei è stato un genocidio, la volontà di cancellare un popolo intero. Dedicare le pietre a diverse categorie annulla l'effetto 'memoria della Shoah' per cui sono state pensate.

Immagine correlata
Una pietra d'inciampo a Venezia

Immagine correlata
Stolpersteine a Amburgo


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT