Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Non 'morti', ma 'assassinati': le parole giuste per ricordare la Shoah Commento, critico, di IC
Testata: Informazione Corretta Data: 17 gennaio 2017 Pagina: 1 Autore: IC redazione Titolo: «»
Le parole hanno sempre un peso decisivo. Per questo indicare le vittime della Shoah come "morti" e non come "uccisi" o "assassinati" è fuorviante. Eppure su tutti media, indistintamente leggiamo sempre 'morto/a' a Auschwitz, Treblinka ecc. un vero e proprio insulto alla memoria di 6 milioni di ebrei sterminati.
In Italia, a differenza di altri paesi, tra i quali la Germania, sulle 'pietre d'inciampo' vengono riportati anche i nomi di altri deportati, in genere politici. Giusto ricordarli, ma andava fatto in altro modo, erano nemici del Terzo Reich, mentre nei confronti degli ebrei è stato un genocidio, la volontà di cancellare un popolo intero. Dedicare le pietre a diverse categorie annulla l'effetto 'memoria della Shoah' per cui sono state pensate.