L'attacco terrorista a Gerusalemme
Analisi di Fiamma Nirenstein
http://www.fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=6&Id=3974
Fiamma Nirenstein
I soccorsi sul luogo dell'attentato
Sono 21 anni che i terroristi palestinesi ammazzano con veicoli degli innocenti: sono loro i maestri dell’Isis e di tutti gli altri gruppi terroristi,con le auto, i camion e i trattori; loro sono stati i primi terroristi suicidi che esplodono urlando Allah Hu Akbar; i primi a mettere a frutto crudeli rapimenti; i primi a commettere stragi degli innocenti senza confini (gli atleti di Monaco, i bambini a scuola); loro i primi sequestri di aerei e gli ostaggi selezionati secondo il credo religioso. È il terrorismo palestinese che ha insegnato tutto all’Isis, ad Al Qaeda, a Hezbollah… E non il contrario dai tempi di Mohammed Amin al-Husseini, Muftì di Gerusalemme, amico di Hitler, nemico degli ebrei e dell’Occidente tutto. I maestri di fanatismo religioso islamico non sono nati sono in Arabia Saudita o in Iran.
Il terrorismo palestinese imperversa come prodotto di un'ideologia integralista religiosa fin dagli anni ’20, non c’entrano nulla “i territori occupati”, vicenda che comincia dal ‘67, con la conquista da parte di Israele, in una guerra di difesa, di zone occupate dalla Giordania, su cui non è mai sorto nessuno Stato palestinese. Il 15 di questo mese a Parigi è stata convocata dal governo francese una “Conferenza di Pace”: essa si concluderà certamente, sulle orme dell’ ONU e di Obama, con un documento che vorrebbe consegnare ad Abu Mazen, ad Hamas e alle altre fazioni palestinesi uno Stato coi confini del ‘67, anche se l'ONU a quel tempo stabilì che si trattava di territori disputati su cui condurre una trattativa bilaterale. Questo documento esentando i palestinesi da qualsiasi trattativa diretta con Israele suonerà di nuovo come un incitamento a seguire la strada del terrorismo per ottenere di più, e sempre di più, dalla Comunità internazionale.
Così come la Risoluzione 2334 votata dall’Onu e voluta da Obama si è presentata come una resa all’ondata di terrorismo internazionale su cui Hamas si è felicitato, così una analoga Risoluzione a Parigi susciterà la soddisfazione dell’esercito terrorista del mondo e lo mobiliterà verso nuove vittorie politiche e diplomatiche. E verso nuove, indiscriminate stragi ovunque gli sia possibile.