Riprendiamo dal FATTO QUOTIDIANO di oggi, 06/01/2017, a pag. 15, con il titolo "Altro che Intifada, l'arma palestinese è la demografia", il commento di Roberta Zunini.
L'articolo di Roberta Zunini è altamente disinformante e rivela l'ignoranza della cronista. Zunini infatti fa affidamento sui dati demografici dell'Anp, che è solita inventarseli (tra le varie bufale evita di togliere dai registri le persone decedute). Obiettivo degli arabi palestinesi, infatti, è da sempre quello di soverchiare gli israeliani grazie ai numeri.
Il trend delle nascite, come riportato dal recente rapporto dell'Ufficio centrale di statistica israeliano, serio e attendibile, alcuni decenni or sono era molto più sostenuto tra gli arabi, oggi invece indica una sostanziale parità (circa 3 figli per ogni donna) tra ebrei e arabi compresi i territori. Mentre in Israele, senza i territori, l'indice di natalità è più alto fra gli ebrei. Ne prenda nota Zunini, il futuro non quello che prefigura lei.
Ecco l'articolo:
Roberta Zunini
"Il numero di palestinesi e israeliani sarà pari alla fine del 2017", fa sapere il nuovo rapporto del Palestinian Central Bureau of Statistic, usando il termine "israeliani" per indicare solo i cittadini ebrei di Israele. L'istituto stima che attualmente ci siano 6,41 milioni di palestinesi nella "Palestina storica" -- considerata dal PCB la zona che va dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo - una cifra che comprende pertanto anche il milione e 800 mila palestinesi (definiti dalle autorità israeliane arabi israeliani in quanto hanno la nazionalità dello Stato) presenti dentro Israele.
SU UN UNICO punto le autorità israeliane e palestinesi sono sempre state d'accordo: usare la demografia come arma di propaganda e di offesa. Ne consegue che Israele e Autorità Nazionale palestinese manipolano le statistiche sul numero della popolazione per impaurire l'avversario. E, per farlo più efficacemente, gonfiano o riducono il numero degli abitanti di Israele e Territori Occupati. Gli ebrei israeliani finora hanno sempre diffuso le percentuali rivedendole al ribasso, i palestinesi al rialzo. I primi, per sollecitare gli ebrei della diaspora a "fare ritorno" allo scopo di aumentare il bacino di ebrei israeliani; i secondi per far credere agli israeliani di essere in costante crescita e dunque, un domani, di essere in grado di sovrastarli numericamente con tutte le conseguenze del caso, anche se a gestire la politica sono coloro che detengono le leve del potere e hanno i capitali, indipendentemente da quanto sia popoloso l' ambiente e il gruppo etnico o religioso a cui appartengono.
Resta il fatto che se numerosi tra politici studiosi e intellettuali ebrei israeliani finora hanno appoggiato la soluzione dei due stati, ovvero hanno auspicato e auspicano la nascita di un vero stato palestinese, è perché temono che, specialmente l'aumento degli arabi israeliani di fede musulmana con la nazionalità israeliana, siano la vera bomba in grado di distruggere Israele, e non quella nucleare iraniana. Lo studio del PCB non nasconde che "la formulazione di dati esaurienti sulla popolazione palestinese è una questione spinosa e complessa a causa di ragioni oggettive legate alle fonti da cui sono ricavati i dati". L' Ufficio centrale di statistica israeliano nello scorso mese di settembre ha stabilito che gli ebrei costituiscono quasi tre quarti della popolazione israeliana, ovvero 6,4 milioni di abitanti, mentre quasi 1,8 milioni di arabi di Israele costituiscono un quinto della popolazione, che ammonta in tutto a 8.580.000 cittadini.
MA C'È un altro dato ancora più importante per prefigurare, almeno in parte, il futuro della Terra Promessa: il tasso di fertilità. Israele il mese scorso ha rilevato che le donne ebree e arabe nel 2015 hanno procreato in media lo stesso numero di figli per la prima volta nella storia di Israele, cioè 3 figli ciascuna, mentre per i palestinesi le proprie donne hanno avuto più bambini delle ebree. Secondo il rapporto PCB, il tasso di fertilità medio in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza nel periodo 2011-2013 era 4 figli per donna. Difficilmente risulterà di segno opposto quando arriveranno i dati relativi allo scorso anno.
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