Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 04/01/2017, a pag. 13, la breve "Berlino, Amri aveva 1000 euro: la pista dei soldi".
La breve è corredata da una foto del terrorista e dalla didascalia "Anis Amri, il presunto killer di Berlino". Per Repubblica, dunque, il terrorista è soltanto "presunto" killer. Quali altre prove aspettano per utilizzare le parole che occorre per rendere conto del pericolo del terrorismo islamico?
Ecco la breve:
Anis Amri
Non solo telecamere e telefonini tra le questioni nodali delle indagini su Anis Amri, il terrorista ritenuto l’autore della strage di Berlino che ha trovato la morte nel Milanese. Anche i soldi che l’uomo aveva con sé sono una importante pista investigativa. Il tunisino infatti non aveva in tasca solo un centinaio di euro, come si era appreso inizialmente, ma oltre mille. I contanti, in tagli da 50 e 20 euro, si presume prelevati da un bancomat da Amri o da qualcuno per lui, ora potrebbero anche aiutare a risalire a eventuali complici. Proprio ieri sera a Berlino la polizia ha fatto due blitz: uno nell’appartamento dove viveva un vecchio compagno di stanza di Amri e l’altro nella casa per profughi dove risiedeva un 26enne tunisino. Due sospetti complici di Amri.
Per inviare la propria opinione alla Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante