Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 03/01/2017, a pag. 14, la breve "Israele, regali in cambio di favori, Netanyahu interrogato dalla polizia".
La notizia è del tutto inconsistente. La giustizia israeliana, da sempre attenta ai casi di corruzione, lo riaffermerà presto, riducendo a nulla le speranza di chi vorrebbe eliminare dalla politica Netanyahu con ogni mezzo. Israele si conferma una democrazia che non guarda in faccia a nessuno, se 'è da indagare, tutti sono uguali davanti alla legge, anche il Primo Ministro.
Ecco la breve:
Benyamin Netanyahu
La giustizia israeliana sospetta che il premier Benyamin Netanyahu abbia ricevuto regali molto costosi da aziende locali e straniere in cambio di favori. Ieri tre investigatori si sono recati nella residenza del premier per interrogarlo e nelle prossime ore i giudici dovranno decidere se indagarlo per corruzione. È una vicenda che, secondo la stampa, potrebbe avere anche sviluppi pesanti: come accadde appunto anni fa al suo predecessore Ehud Olmert, che sconta adesso una lunga pena detentiva. Ma Netanyahu fino a ieri sera era certo di avere la situazione in pugno. La polizia, ha detto, «non ha niente in mano, perché non c'è niente». Ed il suo consiglio ai rivali politici - il laburista Isaac Herzog e il centrista Yair Lapid - è di «aspettare con i festeggiamenti». «Voi continuate a far volare in cielo palloncini pieni di aria calda, e noi - ha concluso - continueremo a governare lo Stato d'Israele».
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