La solita, scandalosa RAI
Commento di Deborah Fait
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/edizioni/ContentSet-9b6e0cba-4bef-4aef-8cf0-9f7f665b7dfb-tg1.html?item=undefined
Da quando venerdì sera l'Onu ha votato l'indecente risoluzione contro Israele e gli insediamenti in Giudea e Samaria bollati come illegali e contrari alla pace, i vari telegiornali ne hanno parlato in modo abbastanza asettico, quasi distratto.
Le ingiustizie contro Israele non fanno notizia. La cosa sta però prendendo piede adesso, nel momento in cui Israele ha incominciato a reagire in modo attivo, non solo a parole.
Bibi ha contrattaccato con alcune decisioni" fastidiose": richiamare gli ambasciatori, tagliare i fondi ad alcuni paesi che hanno votato la risoluzione, cessare gli aiuti al Senegal dove lavorano tecnici , medici, ingegneri isareliani per lo sviluppo del paese e non pagare più le quote all'ONU.
Questi provvedimenti sì che danno molto fastidio e allora ecco che i tiggì incominciano a parlarne.
Obama ha voluto vendicarsi mostrando la sua vera faccia, quella dell'odio per Israele, ha dimostrato di essere un falso ipocrita filoislamico antisemita e, con un ultimo colpo di coda, ha tradito Israele.
Erano 8 anni che aspettava questo momento e Bibi oggi ha detto che forse non è finita, dobbiamo aspettarci altre porcate fino al 20 gennaio quando andrà fuori dai piedi, speriamo per sempre.
Il TG 1 della RAI il 25.12 alle ore 20, a differenza degli altri tiggì finora prudenti, si è scatenato con ben tre servizi, uno da studio e due dagli inviati. L'intervento di Piero Marrazzo è stato corretto, il terzo servizio, orrendo, era di Romana Fabrizi . La giornalista ha incominciato col dire che Trump "non perde il vizio"... non si capisce quale vizio visto che ha proseguito parlando dei tweet ( che sia questo il vizietto ?) con auguri di buon Natale e anche di felice Hanukkah che il presidente ha inviato agli ebrei. Come avrebbe dovuto fare gli auguri se non attraverso il web?
In due o tre minuti la Fabrizi è riuscita a proferire tante di quelle indecenze da far rizzare i capelli, in tono tra il sarcasmo e il rimprovero, ha detto che Trump non fa che "sovrapporsi alle decisioni di Obama, lo contraddice in continuazione e ha addirittura reagito criticando furiosamente l'astensione USA all'ONU, interferenze inaccettabili. Un presidente alla volta".
Dopo questi attacchi a Trump, ricordando anche la sua volontà di collaborare con lo Stato ebraico in tutti i campi , economico, militare e tecnologico, ecco che arriva il turno di David Friedman, avvocato, futuro ambasciatore in Israele..."molto vicino agli estremisti israeliani..." ( per estremisti si intende gli ebrei israeliani che vivono in Giudea, Samaria, Gerusalemme) che ha ribadito l'intenzione di "spostare l'ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme, città da sempre contesa, decisione che, se attuata, verrà considerata una sopraffazione e un atto provocatorio che allontanerà la pace".
Sopraffazione? Atto provocatorio? Ma Gerusalemme è da sempre la capitale di Isreaele, dai tempi di Re Davide, e son 3000 anni, non è mai stata capitale di una mai esistita Palestina. Allora? Che tipo di sopraffazione? Lo sarebbe se togliessero la Capitale a Israele per consegnarla a un popolo inventato di una nazione immaginaria.
Io continuo a chiedermi di quale pace parlino certi giornalisti dal momento che non esiste nemmeno un barlume di pace, non c'è mai stato. Nel 60esimo anniversario della fondazione di Israele i palestinisti hanno reagito così: " L'ambasciatore dell’Autorità Palestinese in Libano Abbas Zaki: “L’Olp non ha mai cambiato di una virgola il suo programma politico. Alla luce della debolezza della nazione araba e del controllo americano sul mondo, l’Olp ha deciso di procedere per fasi, senza cambiare i propri obiettivi strategici. Quando l’ideologia d’Israele inizierà a crollare e noi prenderemo Gerusalemme, l’ideologia d’Israele crollerà del tutto e noi, col volere di Allah, inizieremo a realizzare il nostro programma ideologico e li cacceremo fuori da tutta la Palestina”.
Dal grande imbroglio di Oslo i palestinisti si sono sempre rifiutati di dialogare e quando fingevano di farlo, ad ogni generosa offerta israeliana, la risposta era No e via col terrorismo.
RaiNews 24, ha mandato una breve intervista in cui il terrorista palestinista Abu Mazen diceva soddisfatto "Il mondo è con noi" e invitava (ipocrita, falso e perfido) Netanyahu a riaprire il dialogo che lui, il palestinista, rifiuta da anni. Qualcuno mi spieghi come è possibile che in RAI non esista un solo giornalista che abbia il coraggio di ribattere " beh, in effetti, bisogna dire che sono i palestinesi a rifiutare ogni incontro con Israele". Magari c'è, ma gli viene impedito di parlare.
Cosa ci vuole a dirlo? Ahhh, giusto, che sbadata, ci vuole coraggio.
Neanche un mese e poi si cambia
Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele unica e indivisibile"
"Non si chiama Cisgiordania, si chiama Giudea e Samaria"