IC7 - Il commento di Andrea Zanardo
Dal 18 al 24 dicembre 2016
Questo ambasciatore non s'ha da nominare!
A destra: David Friedman
Se non ve ne siete accorti una terribile catastrofe si sta abbattendo su Israele, sul Medio Oriente, sulle relazioni pacifiche tra Islam e Occidente ed ovviamente sul mondo intero. La situazione è grave, gravissima. E stato nominato un nuovo ambasciatore USA in Israele, che risponde al nome di David Friedman. Ed è l'inizio della fine! Sapete, Friedman intende spostare l'ambasciata americana a Gerusalemme. Non nella Gerusalemme Est, no; non nella parte della città che è amministrata da Israele dopo la Guerra dei Sei Giorni. No, Friedman, e con lui il governo USA, intende spostare l'ambasciata a Gerusalemme Ovest, che è territorio di Israele fin dalla sua fondazione.
Quale incredibile faccia tosta! Uno Stato che si sceglie la propria capitale senza chiedere permesso al mondo intero. Un altro Stato che -oh che scandalo- apre la propria ambasciata nella capitale di quel Paese. Ma si è mai visto qualcosa di simile? Peggio ancora, Friedman ha dichiarato che non crede alla volontà palestinese di creare uno Stato palestinese accanto ad Israele, e che i palestinesi sembrano più intenzionati a distruggere lo Stato degli ebrei. Ma come si permette? Ma non vede come sono democratiche e trasparenti le istituzioni palestinesi? Certo, hanno un parlamento ed un presidente che dovrebbero essere in carica per quattro anni e che sono in realtà in carica da undici, ma insomma, mica possiamo imporre ai palestinesi quella roba sionista che si chiama democrazia. Certo, i palestinesi rifiutano di riconoscere Israele, continuano a pretendere il cosiddetto ritorno dei sedicenti profughi, aspirano a cancellare lo Stato ebraico dalla faccia della terra. Ma questa è una proposta di pace! Come si permette l'ambasciatore nominato di non vedere le buone intenzioni dei palestinesi e di tutto il mondo arabo dietro a questa proposta?
Gerusalemme, capitale di Israele
Ed infine, o colmo dello scandalo e dello sdegno, David Friedman ha una volta chiamato "Nazi" gli esponenti di JStreet, l'unica organizzazione ebraica americana che appoggia l'accordo con il pacifico e filo-ebraico governo iraniano. Come se il fatto che un Paese ospiti ogni anno un concorso umoristico in cui si premia chi sfotte le vittime della Shoah e chi ne minaccia una nuova, come se questo Paese fosse nazista e chi vuole fare accordi con esso un pro-nazista. Ma che terribile offesa verso chi è armato di buone intenzioni ed ha permesso agli iraniani di arrivare pacificamente alla pacifica bomba atomica per portare la pace in tutto il Medio Oriente. Come si permette di chiamare nazi le anime nobili della sinistra pacifista, che solo loro hanno il diritto di decidere chi è fascista e chi è razzista, ovvero tutti quelli che non sono d'accordo con loro!
Occorre dunque affermare il primato morale della parte del mondo ebraico che vuole la pace con i palestinesi andando contro il governo di Israele! E dunque JStreet ha subito lanciato una petizione, il New York Times ha pubblicato quattro preoccupati editoriali in un giorno solo, Haaretz -il quotidiano che fatica a trovare lettori in Israele- poteva quindi rivelare che gli ebrei americani (tutti, ma proprio tutti!) sono molto preoccupati per la nomina del nuovo ambasciatore. Ed ovviamente la notizia viene ripresa da Le Monde e dal Guardian.
Non sia mai che tutti gli sforzi palestinesi per la pace (non li vedete? sono sotto gli occhi di tutti!) vengano vanificati da un presidente americano democraticamente eletto che nomina un ambasciatore in sintonia con un altro governo democraticamente eletto. La pace con i palestinesi è troppo importante per lasciare che venga sporcata dalla presenza di uno Stato ebraico, o da questa cosaccia che si chiama democrazia!
[Sono ovviamente del tutto casuali le eventuali similitudini tra la campagna scatenata contro David Friedman e la mobilitazione da sinistra contro la terribile ipotesi di Fiamma Nirenstein ambasciatrice]
Andrea Zanardo