Riprendiamo dal CORRIERE della SERA (inserto) di oggi, 22/12/2016, a pag. 33, con il titolo "L'infinita guerra a Gaza e la storia che si ripete", la breve di Gabriele Micalizzi. Di fatto una pubblicità gratuita a un fotografo che usa l'immagine per fare propaganda a un movimento terrorista.
La breve di Gabriele Micalizzi trasuda ostilità, menzogne e ipocrisia contro Israele. Micalizzi conclude sostenendo che non si possa parteggiare con nessuna delle parti in conflitto - dimenticando che da una parte vi è uno Stato libero e democratico che si difende, dall'altra terroristi islamisti che attaccano - il resto della breve è invece una presa di posizione unilaterale contro lo Stato ebraico. Ci chiediamo chi abbia deciso, al Corriere, di dare spazio a queste poche righe di odio.
Ecco la breve:

Gabriele Micalizzi

Terroristi di Hamas: la realtà che Micalizzi nasconde
Gaza 2014, la chiesa greco-ortodossa accoglie rifugiati musulmani. La guerra a Gaza sembra quasi un avvenimento ciclico, che non si può evitare. L'avevo già seguita nel 2012, sempre la stessa storia. Come ogni volta si sceglie il nome rassicurante che fa sempre pensare a tutt'altro che a una guerra. Il nome scelto è Operazione Protective edge o Strong Cliff. Parte da qui l'escalation di violenza. Bombardamenti mirati e non, un'invasione da parte dell'Idf all'interno della Striscia che provoca: 2260 persone uccise, 3084 feriti e così via. Il bilancio di una guerra è sempre in perdita. Il problema di coprire la guerra a Gaza è che non si può stare con nessuna delle due parti.
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