Le moderne IG Farben sbarcano in Iran
Commento di Michael Levi
La IG Farben di Berlino sotto il nazismo
La IG Farben Tedesca fu uno dei più potenti conglomerati industriali mondiali e fu complice del nazismo. IG Farben nacque il 2 Dicembre 1925 dalla fusione di sei imponenti realtà industriali tedesche e aveva un potere assoluto ed incontrastato. Fu proprio questo dominio che spinse la IG Farben a fare il patto con il nazismo. Le responsabilità della IG Farben durante la seconda guerra mondiale e la complicità documentata nei crimini commessi dai nazisti furono talmente grandi che alla fine della guerra fu smantellata e ridimensionata.
Viviamo purtroppo la stessa follia! Abbiamo permesso alle Oil Companies di diventare colossi imponenti che dettano le politiche estere dell’ occidente. Abbiamo permesso a società petrolifere di fare patti con dittatori e con stati, come l’ Iran, che sponsorizzano ed armano il terrorismo. Proprio quei stati canaglia sono diventati ricchi con il petrolio e finanziano l’ estremismo ed il fondamentalismo islamico. Hanno creato la Rivoluzione Islamica in Iran, Al Qaeda, Isis, Hamas, Hezbollah e altre centinaia di sigle del terrore. Sponsorizzano la “guerra santa”, la Jihad, che ha devastato il Medio oriente e ora minaccia l’ occidente.
Gli interessi di ENI in Iran e Medio Oriente hanno fatto in modo che l’ Italia abbia votato e continui a votare risoluzioni pazzesche in ambito ONU e UNESCO. Interessi paralleli rendono possibile che l’ Europa sostenga il terrorismo palestinese di Hamas che apertamente dichiara di voler distruggere un altro paese riconosciuto dall’ ONU. Sempre per questi interessi l’ Europa non costringe Hezbollah a disarmarsi come venne concordato nella risoluzione 1701 che mise fine all’ ultima guerra in Libano. E ora la folle corsa al business con l’ Iran che e’ il burattinaio dell’ estremismo medio orientale e finanzia Hamas e Hezbollah.
Leader di sinistra come Paolo Gentiloni, che fu un convinto attivista nella rivista pacifista Pace e Guerra e in seguito un attivista in Nuova Ecologia emanazione di Lega Ambiente, durante il suo mandato di Ministro degli Esteri disse sorprendentemente: “Il sogno di Enrico Mattei si è trasformato in realtà, una realtà di assiduo dialogo politico e collaborazione economica con l’ Iran. Quando cominciammo le nostre attività in Iran, eravamo sognatori. La scelta dell'Italia come prima tappa della visita in Europa di Rohani è il riconoscimento della perseveranza con cui l'Italia ha sempre scommesso sull'Iran! Non una parola sui crimini Iraniani! Il business va avanti senza alcuna preoccupazione e senza nessuna etica. Si potrebbero fare tante cose come ad esempio introdurre sanzioni parallele per punire l’ Iran per il supporto concesso al terrorismo islamico, oppure per le violazioni dei diritti umani. Ma questo non viene fatto perché’ gli interessi delle moderne IG Farben vengono messi prima di tutto.
Michael Levi