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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Norvegia: l’odio della città di Trondheim verso Israele 04/12/2016
 

Norvegia: l’odio della città di Trondheim verso Israele
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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L'Università di Trondheim

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Jonas Gahr Stoere,laburista, il pericolo annunciato

Il Consiglio comunale di Trondheim ha approvato il boicottaggio di tutti in prodotti israeliani provenienti dai territori cosiddetti ‘occupati’. Un boicottaggio che la città norvegese – la terza per grandezza- attua solo contro lo Stato ebraico. Un comportamento da doppio standard classificato come antisemita da IHRA ( International Shoah Remembrance Association). Eppure la Norvegia è uno dei 31 stati ad avere firmato nel maggio 2016 la classificazione IHRA.

Dopo secoli di incitamento all’antisemitismo, la cultura europea ne è ancora impregnata. La storia dell’odio verso Israele è più recente. Trondheim è stata negli scorsi decenni protagonista di molte significative manifestazioni anti-Israele, divenute poi endemiche. Nella Università di Scienza e Tecnologia di Trondheim tutti gli studenti hanno l’obbligo di iscriversi alla associazione “Studentsamskipaden i Trondheim (SIT). Sono obbligati a pagare una tassa semestrale per poter sostenere gli esami insieme alla tessera SIT. Nell’aprile 2005, SIT iniziò il boicottaggio di Israele, sospeso nel febbraio 2006 perché non corrispondeva alle linee guida morali, indispensabili agli studenti. Alla fine del 2005, la regione di Sor Tronelag, cui appartiene Trondheim, iniziò a sua volta il boicottaggio, la prima regione europea a deciderlo. Il governo norvegese rispose che una tale azione era illegale secondo la legge internazionale, quella norvegese e per gli accorti con la UE e il WTO.
Questo spinse la regione a cancellare la decisione presa. Nonostante la regione non avesse quasi nessun legame commerciale con Israele, l’approvazione del boicottaggio influenzò i comportamenti dei cittadini.
Nella primavera del 2009 venne indetto un boicottaggio contro Israele da un gruppo di docenti universitari della NTNU e dal college locale, che finanziò su ordine del rettore Torbjorn Digernes una serie di 6 conferenze sul Medio Oriente di impostazione anti Israele. Venne firmato un appello accademico contro lo Stato ebraico.

Ci furono anche delle condanne al boicottaggio della NTNU nella stessa università, un professore di chimica organizzò una dimostrazione contro il boicottaggio. La Lega contro la Diffamazione scrisse all’Unione Europea di escludere le università che boicottano Israele dai programmi scambio di studenti Erasmus. L’American Jewish Commettee si rivolse alla Associazione dei Professori Americani affinchè condannasse la NTNU. La “Scholars for Peace in the Middle East” sostenne gli oppositori del boicottaggio di Trondheim. Recentemente più di 3000 docenti universitari hanno firmato una petizione nella quale affermano che se Israele verrà boicottata non avranno più relazioni con NTNU. Fra loro, 17 Premi Nobel, tra cui due norvegesi.

Forse l’attacco più duro al boicottaggio è arrivato da una piccola struttura. Il blog ‘Tundra Tabloid’, conosciuto a livello internazionale, quando decise che quanto stava avvenendo, anche sotto gli auspici del rettore,andava respinto con forza.
Pubblicò quindi molte immagini dell’edificio dell’università NTNU con lo slogan “ campus dell’odio”, più frasi che mettevano in ridicolo il rettore, tra cui un foto-montaggio insieme al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, il leader estremista francese Jean-Marie Le Pen e il leader di Hamas Ismail Haniyye, con una didascalia che diceva che erano tutti invitati a insegnare alla NTNU. Dopo la condanna del boicottaggio da parte del Ministro dell’Educazione norvegese, il direttivo dell’università cancellò il boicottaggio.

Un altro appello al boicottaggio venne dal vescovo luterano di Trondheim Tor Jorgensen. Per conoscere la lunga storia dell’antisemitismo della Chiesa Luterana, completata con l’odio verso Israele, è sufficiente ricordare la predicazione di Martin Lutero di bruciare le sinagoghe per onorare Dio e la cristianità. L’odio di Lutero per gli ebrei contribuì a preparare le basi per la Shoah.

Nel 2011, il settimanale Morgenbladed pubblicò il racconto di uno studente norvegese della NTNU. Parlando con una donna, disse che sua madre era ebrea, al che la donna gli rispose che Israele e il suo popolo erano responsabili di tutto quanto avviene di male nel mondo e di essere pro-Hamas. Dopodichè gli diede un pugno sul volto.

A dire il vero, i problemi legati all’antisemitismo classico norvegese e l’odio per Israele, non sono limitati a Trondheim. Una indagine fra gli ebrei norvegesi sul livello di antisemitismo nel paese, due terzi degli intervistati disse che era in crescita. Il 50% disse di avere subìto esperienze anti-semite. L’attuale governo di centro-destra norvegese sta cercando di analizzare le basi dell’odio contro Israele. Nel 2012, una ricerca del “Center for Studies of the Shoah and Religious Minorities in Norway”, alla domanda “ Ciò che fa Israele ai palestinesi è identico a ciò che i nazisti fecero agli ebrei?”, il 38% dei norvegesi ha risposto di sì.

Se nelle elezioni parlamentari del 2017, ritornerà un governo laburista, i problemi saranno ancora più grandi. Alla guida laburista ci sarà Jonas Gahr Stoere, un ben conosciuto odiatore di Israele. Fu lui a scrivere sulla quarta di copertina di un libro inchiesta su Gaza da parte di due sostenitori norvegesi di Hamas, che Israele era entrata nella Striscia per uccidere donne e bambini.

 

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Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. E' appena uscito il suo nuovo libro "The war of a million cuts" (in inglese). E' una analisi di come ebrei e Israele sono delegittimati e come farvi fronte, recensita alla pagina http://jcpa.org/book/the-war-of-a-million-cuts-the-struggle-against-the-delegitimization-of-israel-and-the-jews-and-the-growth-of-new-anti-semitism/


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