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Il Giornale Rassegna Stampa
11.12.2016 Se il Mein Kampf a scuola, è una letture 'gradita'. Allora un controllo è doveroso
Meno la difesa d'ufficio del cronista Nino Materi

Testata: Il Giornale
Data: 11 dicembre 2016
Pagina: 17
Autore: Nino Materi
Titolo: «Mein Kampf a scuola, arrivano gli ispettori»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 11/12/2016, a pag.17, con il titolo " Mein Kampf a scuola, arrivano gli ispettori", la cronaca di Nino Materi.

Leggere il Mein Kampf a scuola può essere d'aiuto per capire come un testo può avere avvelenato le misere menti di milioni di lettori. E non è detto che quell'esperienza non possa ripetersi. Per questo è indispensabile accertarsi come viene presentato. Nel liceo di Potenza alcuni studenti lo avevano incluso tra le "letture gradite", una frase che non poteva non insospettire. Il GIORNALE definisce "grottesca" la vicenda, forse perchè il testo in questione era stato pubblicato dallo stesso quotidiano. A noi non sembra affatto grottesca, in una scuola dove il Mein Kampf può essere segnalato fra le "letture gradite", l'invio di ispettori ci sembra il minimo.

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                                                                                  Nino Materi

La loro «colpa»? Aver «analizzato criticamente» stralci del Mein Kampf «contestualizzandone il messaggio nell'ambito dell'attivita curricolare». Tradotto dal burocratese: hanno studiato il «libro nero» di Adolf Hitler per comprendere meglio l'orrore del nazismo. Studenti e docente di Italiano del liceo di Potenza meriterebbero un encomio, invece saranno tenuti a «dare chiarimenti» agli ispettori del ministero dell'Istruzione spediti da viale Trastevere per accertare «eventuali responsabilità». A non essere piaciuto al ministro Stefania Giannini (che voci di coni-doio danno per non confermata nel prossimo governo) è la «dichiarazione di lettura» dei liceali potentini che, rispondendo ai un questionario del Miur, hanno indicato il Mein Kampf tra le letture «gradite» durante l'anno scolastico. «L'equivoco probabilmente è nato su quel "gradito" - spiega al Giornale un docente del liceo finito nella bufera -. L'idea di analizzare il testo hitleriano ci è venuta anche sull'onda delle polemiche nate all'indomani dell'iniziativa editoriale del Giornale che, tempo fa, abbinò il quotidiano all'acquisto del Mein Kampf . «In classe - sottolinea il docente - ci chiedemmo: è giusto mettere al bando un libro, soprattutto se la sua lettura può aiutarci a comprendere meglio fenomeni storici come il dramma dell'Olocausto?». Ovviamente la risposta fu «no», è così l'operazione «analisi del testo» ha avuto inizio. «Rispondendo al questionario del Miur - aggiunge uno studente - non pensavamo di scatenare una polemica, ma solo di far conto di un'iniziativa lodevole e che ci sta arricchendo culturalmente». Peccato che al ministero la pensino diversamente, tanto da aver deciso l'invio degli ispettori, procedura che di solito viene adottata quando si commettono gravi negligenze o irregolarità tali da mettere qualcuno «sotto processo» (disciplinare). Roba da far rivoltare nella tomba Indro Montanelli, che in un articolo apparso sul Corriere della Sera del 27 novembre 1999, invitava «a distribuire la biografia di Hitler nelle scuole per educare i giovani a combattere il neonazismo». «Toccasse a me - precisava Montanelli - (ma forse debbo ringraziare Dio che a me non sia toccato nulla) il Mein Kampf che oltretutto è scritto da cani, lo farei leggere nelle scuole. E distribuire davanti agli stadi ai tifosi che sventolano le bandiere con la svastica». Il ministero dell'Istruzione prenda nota e invii gli ispettori magari nelle scuole che cadono a pezzi.

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segreteria@ilgiornale.it

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