Riprendiamo dal MANIFESTO di oggi, 07/12/2016, a pag. 18, la breve "A Tel Aviv spunta un Netanyahu d'oro".
In Israele ciascuno può esprimere le proprie opinioni come meglio crede: per questo lo Stato ebraico è un esempio di democrazia che non ha eguali in Medio Oriente (e non solo). Il Manifesto dovrebbe porsi una domanda semplice: che cosa succederebbe se una statua del genere di Khamenei fosse innalzata nel centro di Teheran? Il carcere per i responsabili sarebbe la risposta più mite. In Israele invece non è così, ma l'ultimo giornale che non si vergogna di dichiararsi comunista, applaude.
Ecco la breve:
La statua dorata nel centro di Tel Aviv
«Un atto artistico sovversivo» contro l'estremismo di destra che governa Israele. Nella piazza Rabin di Tel Aviv (dove fu ucciso Il primo ministro laburista nel 1995) l'artista israeliano Itay Zailat ha costruito una statua d'oro alta due metri dell'attuale premier. L'autore ha voluto lanciare un messaggio contro Netanyahu ritraendolo secondo l'iconografia dei regimi totalitari. Zailat ha detto che la sua opera può anche essere interpretata come una profezia e una critica al populismo di destra: «Due anni fa ridevamo all'idea dl Trump presidente Usa».
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