Gentilissima Redazione, ho appena visto la foto inviataVi da un lettore raffigurante un'immagine della Sacra Famiglia con kefiah palestinese. Ricordo che quell'immagine costituiva lo sfondo del palco eretto nella piazza della Mangiatoia per la celebrazione della S. Messa da parte di Papa Francesco (come si vede nella stessa foto che pubblicate). Ricordo pure le polemiche che tale immagine suscitò allora: inevitabilmente, perché (anche se adattare l'aspetto di Gesù Bambino a quello del popolo che lo raffigura è abbastanza diffuso: ho visto anche Gesù etiopi o neri) la politicizzazione era, in questo caso, al di là di qualunque intenzione soggettiva del pittore, oggettiva e deprecabile. Vorrei però sapere se il lettore ha visto di persona tale immagine in forma di murale dentro la Basilica della Natività di Betlemme o come se ne è accertato, perché c'è un'enorme differenza tra un'installazione provvisoria ed un'immagine permanente, per di più in un luogo sacro monumentale antico di quasi diciassette secoli (nel quale costituirebbe comunque un pugno nell'occhio sotto il profilo stilistico). Molto cordialmente,
Annalisa Ferramosca
Gentile Annalisa Ferramosca, l'immagine che ha visto riprodotta è un affresco all'interno della Basilica. Se suscitò polemiche nessuno ne ha avuto notizia e il Papa non avrebbe dovuto accettare la trasformazione di Gesù e della Sacra famiglia riproposta oggi islamizzata. E' vero che il culto cattolico usa raffigurare immagini di Maria usando le varie etnie di provenienza, ma in questo non c'è alcuna cancellazione dell'originale. Se ricordiamo il detto dell'islam "prima il sabato, poi la domenica", non è possibile dimenticare il suo significato: cancellazione dell'ebraismo e di conseguenza anche del cristianesimo. Non siamo comunque stupiti, dopo aver letto i giudizi entusiastici da parte del Papa nei confronti di Fidel Castro. Passeranno degli anni prima che venga incasellato tra i grandi criminali della storia? A titolo di nostro merito l'abbiamo sempre detto. La stessa cosa vale per le dittature del Terzo mondo, che sembrano riscuotere enorme solidarietà dal successore di Pietro.
Cordialmente,
IC redazione