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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
09.11.2016 Le ragioni di Israele ignorate dai quotidiani a diffusione nazionale
I motivi della non partecipazione alla 'conferenza di pace' promossa dalla Francia

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 09 novembre 2016
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «No israeliano alla conferenza di Parigi»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 09/11/2016, a pag. 3, la breve "No israeliano alla conferenza di Parigi".

L'unico quotidiano che riprende correttamente la notizia è oggi L'Osservatore Romano, dopo la cronaca pubblicata ieri sul Dubbio e IC (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=64349). Nessuno dei grandi giornali a diffusione nazionale, invece, ha dato spazio alle ragioni di Israele in questi giorni.

Ecco l'articolo:

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Benjamin Netanyahu

Il Governo israeliano si oppone in maniera «chiara e inequivocabile» alla conferenza internazionale per il Vicino e Medio oriente che la Francia intende organizzare entro la fine dell'anno a Parigi. A ribadirlo sono stati ieri due consiglieri del premier Benjamin Netanyahu in un incontro con l'emissario francese Pierre Vimont, a Gerusalemme. «Il progresso vero del processo di pace e il raggiungimento di un accordo avverranno solo mediante negoziati diretti» tra israeliani e palestinesi, hanno sottolineato i due funzionari israeliani in un comunicato ufficiale.

«Ogni iniziativa diversa non fa altro che allontanare la regione da quel processo». All'emissario francese è stato chiarito, si legge ancora nel comunicato, «che Israele non parteciperà ad alcuna conferenza internazionale che sia convocata in contrasto con le sue posizioni». La conferenza in questione rischia peraltro di avere «conseguenze negative» perché, prosegue il comunicato israeliano, potrebbe indurre la controparte a «esimersi dalla decisione di intraprendere trattative dirette senza precondizioni».

In tal senso, «Israele si attende dalla Francia che non porti avanti una conferenza o un'iniziativa in contrasto con le sue posizioni». Dal canto suo, incontrando i due funzionari israeliani, Vimont ha confermato che la Francia «è determinata a tenere quella conferenza per rilanciare il sostegno alla soluzione dei due stati», quella che prevede appunto la costituzione di uno stato palestinese autonomo e indipendente accanto a quello israeliano. Il timore di Parigi — ha spiegato — è «che quella formula stia gradualmente scomparendo». Vimont ha anche auspicato che Israele, in ultima analisi, «decida di prendere parte a quell'evento». I palestinesi hanno già confermato la loro partecipazione.

Per inviare la propria opinione all' Osservatore Romano, telefonare 06/69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


ornet@ossrom.va

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