Riprendiamo da LIBERO di oggi, 08/11/2016, a pag. 13, la breve "I palestinesi all'Unesco: la Bibbia è cosa nostra".
La notizia sembra comica, ma potrebbe trasformarsi in realtà. L'Unesco e i rappresentanti palestinisti, infatti, ci hanno abituato ormai alle più inverosimili riscritture della storia. Con l'assenso dei paesi occidentali complici.
Ecco la breve:
Un frammento dei Rotoli del Mar Morto, conservati nel Museo Israel a Gerusalemme
Non bastava il Muro del Pianto: la delegazione palestinese all'Unesco ora vuole da Israele anche i Rotoli del Mar Morto scoperti nelle grotte di Qumran (deserto di Giudea) negli anni 1947-56. Si tratta di una delle maggiori scoperte del XX secolo nel campo dell'archeologia e della filologia biblica. Ma per gli arabi sono stati trovati in terre palestinesi e rientrano nel retaggio storico dei palestinesi. L'ambasciatore israeliano all'Unesco Carmel Shamma ha-Cohen ha accusato i palestinesi di voler «riscrivere la Storia».
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