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Il processo a Geert Wilders e l’incompetente giustizia olandese
Geert Wilders, leader del Partito della Libertà ritorna dopodomani, 31 ottobre, davanti al tribunale dell’Aja. Nel 2014 aveva chiesto a un gruppo di simpatizzanti del suo partito “ cosa vogliamo, più immigranti marocchini o meno?” La risposta i tutti fu “meno marocchini”, dal contenuto giudicato uno stereotipo perché rivolto a tutti i marocchini indistintamente. I marocchini sono circa il 2% della popolazione olandese, eppure gli atti criminali a loro imputati è proporzionatamente molto più alta. Ovviamente è sbagliato incolpare tutti i marocchini e attribuire una responsabilità collettiva di quanto di illegale viene commesso da singoli individui. Affermarlo, come la domanda lascia capire, esprime una opinione etnicamente razzista. Tuttavia vi sono altri aspetti di questo processo che saltano all’occhio. Alcuni si riferiscono a situazioni che riguardano gli ebrei. Inserito in un contesto più vasto, il nuovo processo a Wilders rivela il totale fallimento del sistema poliziesco e legale della democrazia olandese. Il rapper olandese-marocchino MoSheb era stato condannato nel 2009 a ottanta ore di servizi sociali dal tribunale di Rotterdam e a due mesi di libertà vigilata. Aveva minacciato Wilders di morte, nelle sue canzoni diceva che se l’avesse incontrato per strada gli avrebbe sparato. Un anno dopo, la Corte d’Appello dell’Aja l’assolse. La Corte Suprema stabilì nel 2012 che il tribunale doveva riesaminare il caso. Alla fine la sentenza fu di quaranta ore di servizi sociali e un mese di libertà vigilata. Negli ultimi anni, si sono udite spesso le grida “morte agli ebrei” e simili da parte di musulmani olandesi. Un esempio, nel 2015, durante una manifestazione nel quartiere Schilerswjk dell’Aja a maggioranza musulmana, dove non vive quasi nessun ebreo, un centinaio e più di manifestanti urlavano “ ebrei assassini”. Questo avvenne dopo che un dimostrante era morto dopo essere stato arrestato dalla polizia. L'aggressione antisemita più grave avvenne in Olanda nel 2015, fu una rapina commessa da criminali di origine marocchina. Le vittime, due sopravvissuti alla Shoah, abitavano a Amsterdam, la donna era stata ad Auschwitz. I ladri gridarono “sporchi ebrei”, picchiandoli con violenza.Non vennero mai arrestati. Una ricerca dalla Anti Defamation League ha rivelato che la maggioranza degli adulti di questi due paesi di origine sono antisemiti. Di fronte alle prossime elezioni agli inizi del 2017, il processo contro Wilders sarà centrale. Il programma del suo partito include la proibizione del Corano e la chiusura di tutte le moschee in Olanda. A questo riguardo, è da escludere che il processo potrà essere equidistante. Da un lato ci sono le dichiarazioni fatte da Wilders contro un gruppo etnico, dall’altro ci sono le ben più gravi minacce di morte che Wilders ha ricevuto, l’impatto che hanno avuto sulla sua vita e le condanne risibili contro i criminali musulmani nei processi.
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