Da Mattei a Gentiloni: chi fa affari con l'Iran?
Commento di Michael Levi
Enrico Mattei
E’ Gentiloni che spinge per riavviare le vecchie glorie della politica ENI in Iran. Il padre di Mattarella, invece, fu colui che approvò il disegno di Mattei per i nuovi tipi di contratti per lo sfruttamento petrolifero dell’Iran. Le attuali leggi e contratti proposti dall’ Iran si basano su quei tipi di accordi: Joint Venture tra società come ENI con società iraniane e poi production sharing agreement 50%-50%. In questo modo si riducono drasticamente i guadagni per le aziende occidentali iniettando ricchezza in Iran.
Al tempo ENI si mise contro mezzo mondo. Credo che le Marche siano state scelte dall’ Ambasciatore iraniano come prima regione in Italia per sviluppare affari proprio per riconoscere gratitudine a Enrico Mattei. Anche Gentiloni è marchigiano e un gran studioso del personaggio oltre che supporter di ENI. Poi vi e’ la Boldrini che è di Jesi. L’ asse Iran-ENI-Italia e’ un rischio enorme perché l’ Iran ha una politica espansionistica ed e’ coinvolta in tutti i peggiori conflitti del medio oriente (Darfur, Sudan, Gaza, Libano, Siria, Iraq, Yemen). Inoltre sostiene e finanzia organizzazioni terroristiche come Hamas e Hezbollah.
Ecco il link a un articolo pubblicato sul sito di ENI a proposito della storia di Enrico Mattei e della sua apertura all'Iran: https://www.eniday.com/it/human_it/enrico-mattei-industria-petrolifera-iran/
Michael Levi