Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 20/10/2016, a pag.15, con il titolo "Palestinese 19enne uccisa al confine" una breve dal contenuto illuminante su come il quotidiano dei vescovi italiani soffia sul fuoco della disinformazione su Israele:
1. Titolo: "Palestinese 19enne uccisa al confine", come se i soldati israeliani -senza motivo- uccidessero i palestinesi. L'attitudine è antica, evitare nella titolazione di scrivere perchè il fatto è avvenuto.
2. Il titolo corretto era " Armata di coltello non si ferma all'alt e si avventa contro un soldato. Per legittima difesa spara e la uccide"
3. Altra attitudine è scrivere alla fine di un pezzo il numero dei palestinesi e quello degli ebrei morti, evitando di scrivere che 'hanno perso la vita' in quanto responsabili di atti di terrorismo, contro civili e non.Lì sta la differenza, che però viene taciuta.
3. Qualche lettore cattolico, pur essendo dalla parte di Israele, si dispiace delle nostre crtiche alla stampa vaticana. Ci chiede se non esageriamo nella critica ai giornali cattolici. Legga questo pezzo e si chieda se non è il caso di inviare una mail di protesta a Avvenire. lettere@avvenire.it
Ecco la breve:
La polizia di frontiera israeliana ha sparato ad una diciannovenne palestinese, uccidendola. La vittima, che portava con sé un coltello, si sarebbe avvicinata ad un poliziotto al check point di Tapuah Junction, a sud della città di Nablus, ha riferito il portavoce della polizia Micky Rosenfeld. Il poliziotto avrebbe aperto il fuoco contro la donna dopo averle intimato di fermarsi e sparato un colpo di avvertimento. L'ondata di violenze iniziata un anno fa in Cisgiordania, Gerusalemme Est e sul territorio dello Stato di Israele è costata la vita a 230 palestinesi e trenta israeliani.
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