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San Mosč e il furto dell'identitą ebraica 17/10/2016

Gentilissima Redazione, con riguardo al Vostro commento sull'inaugurazione della nuova Basilica sul Monte Nebo, mi permetto di segnalarVi che Mosč č venerato come santo e profeta dalla Chiesa Cattolica e dalle altre Chiese che venerano i santi e fu proprio per questo che gią nel IV secolo dei monaci si stabilirono sul Monte Nebo e che vi fu eretta la basilica bizantina di cui nel XX secolo sono stati ritrovati i resti. La nuova basilica segna il pieno ritorno di una presenza cristiana in un luogo che per la Fede cristiana č molto importante, proprio perché tutta la storia di Israele che giunge fino a Gesł č fondamento e parte integrante della Fede in Cristo. Per questo non penso che la Chiesa cattolica ed i cristiani siano indifferenti alla Terra di Israele ed ancor meno che non si curino dei fatti storici costitutivi della Fede cristiana, come sembra ritenere il prof. Volli nella sua splendida Cartolina odierna, che per il resto condivido pienamente. L'insufficiente reazione all'obbrobriosa risoluzione dell'UNESCO credo sia dovuta per alcuni ad incomprensione della posta in gioco, per altri al rifiuto di schierarsi in una questione politica o, peggio, di mescolare teologia e politica (solo alcune confessioni protestanti attribuiscono un significato teologico cristiano alla ricostituzione dello Stato di Israele nel 1948). Molto cordialmente,

Annalisa Ferramosca

P.S.: Per parte mia, mi sono schierata ed ho scritto al Ministro degli Esteri: speriamo in bene.

Il cristianesimo non esisteva al tempo di Mosč: perché dunque definirlo un santo cristiano? Non si tratterą, forse, dell'ennesimo furto di identitą ai danni dell'ebraismo e dello Stato di Israele? Come per la nomenclatura dei luoghi di Gerusalemme stravolta dall'Unesco, anche in questo caso l'identitą ebraica viene cancellata. E' troppo chiedere al Vaticano - e ai cristiani in generale - di occuparsi della fede cristiana e di lasciare in pace gli ebrei?  Israele cura con estrema tolleranza le intrusioni vaticane nella propria storia. Secondo noi - che non abbiamo doveri diplomatici - dovrebbe cominciare a spazientirsi, si sa che con le buone si ottengono ottimi risultati.
Lei ama Israele, č una preziosa amica, ma di santi da venerare ne avete gią una enormitą, perché aggiungere anche Mosč che č vissuto quando il cristianesimo era al di lą da venire?
cordialmente,

IC redazione

IC redazione


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