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E' arrivata la barca dell'odio Pensavo che, se da alcuni mesi non si sentiva più parlare delle barche per Gaza, fosse a causa di un certo ritegno da parte degli organizzatori a causa della tragedia in Siria, in Yemen e in tutto il Medio oriente arabo. Israele non tiene sotto assedio nessuno, semplicemente fa in modo che non entrino nel paese i terroristi, l'Egitto fa esattamente la stessa cosa e ci mette del suo allagando i tunnel dove i terroristi muoiono affogati come topi e costruendo chilometri di muri invalicabili di cui nessuno parla.
Queste 13 donne non si preoccupano della situazione delle donne di Gaza che vivono, come il resto della popolazione, sotto il giogo di hamas, nè delle donne siriane che vedono i loro bambini morire di fame, di bombe e di paura, loro, queste 13 "eroine" non sostengono la popolazione ma i terroristi palestinesi. L'odio per Israele fa perdere la connessione con la realtà e l'orrendo articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano, firmato da Roberta Zunini, ne è la dimostrazione, un articolo che, come scrive Informazionecorretta, gronda veleno ad ogni parola " Ancora una volta l'esercito israeliano ha impedito a una barca di attivisti internazionali di entrare in Gaza.... –e conclude-.... Nella Striscia di Gaza la popolazione vive in uno stato di indigenza dovuto alla disoccupazione altissima e alle conseguenza dell'assedio israeliano" http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=260&sez=120&id=63973 Ogni giorno Israele fa arrivare al confine di Erez centinaia di TIR pieni di ogni ben di Dio, a nessuno manca il cibo, nessuno è magro o emaciato, i palestinisti di Gaza sono tutti belli in carne e ben pasciuti, molto diversi dai profughi siariani che, ormai a milioni, vivono in immense tendopoli in mezzo al deserto o a quelli che nelle città devastate muoiono sotto le bombe o sgozzati da altri siriani, per non parlare dei babau neri, i tagliagole dell'Isis. Se a Gaza esiste la disoccupazione non è certo colpa di Israele ma dei terroristi che governano la Striscia con l' unico obiettivo di distruggere i "cani sionisti", non hanno certo a cuore il benessere della popolazione che, tra l'altro, li ha eletti, voluti e se li tiene. Avevano l'opportunità di costruire un paese quando Israele ha abbandonato la Striscia lasciando loro tutte le infrastrutture. Hanno preferito incendiare tutto, distruggere come è loro uso fare e dedicarsi al terrorismo. Adesso hanno esattamente ciò che hanno voluto. Concludendo, la barca è arrivata, è stata dirottata verso il porto israeliano di Ashdod, le 13 donne sono state prese in consegna, due giornaliste di Al Jazeera, Nina Harballou e Khadia Benguena, sono state subito espulse e rimpatriate, le altre 11, tra cui la veterana delle spedizioni marittime contro Israele, Mairead Maguire, che se la tira col premio Nobel per la pace ricevuto nel 1980, sono state fermate, ospitate per alcune ore nella prigione di Givon e infine espulse con l'ordine di non rimettere più piede in Israele per 10 anni. Il loro avvocato Munna Haddad ha dichiarato che " queste donne erano parte di un viaggio umanitario per aiutare la gente e le donne di Gaza". Vergognosa ipocrisia, impudenza infinita. Il "premionobel" Maguire, armata della sua faccia tosta, ha concesso un'intervista al Belfast Telegraph dicendo essere stata "rapita" con le compagne e di essere state portate, contro il loro volere, in Israele! " Siamo state rapite e non ci è stato consentito di vedere i nostri amici in "Palestina" e in Israele. Questo è illegale......noi dobbiamo avere libertà di movimento in ogni parte del mondo!". Benissimo Maguire, allora andate, andate in Libano, in Siria, andate a trovare Daesh, in Afghanistan, in Sudan, in Iran, il mondo è grande. Perchè venite sempre in Israele paese che odiate tanto? Qua intorno a noi il Medio oriente odora di morte e di carne bruciata, conseguenza delle primavere arabe volute da Obama ma queste ciarlatane megalomani si aspettavano di essere accolte come eroine a Gaza,di essere portate in trionfo tra banchetti e festeggiamenti, alla faccia di chi soffre davvero e di chi muore nell'indifferenza di questo mondo assurdo.
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