Leggendo il titolo - senza rendermi conto di chi si trattasse - ho fatto un salto sulla sedia. Poi, man mano che leggevo, ho capito tutto. Interessante che un figlio a settant'anni di distanza riconosca le colpe di suo padre, del suo paese, del regime che lo governava. Non ho ancora sentito un tedesco parlare in questi termini del proprio passato. Al massimo ho sentito molti, troppi tedeschi che preferivano dimenticare. Un comodo alibi.
Shalom,
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Questo si chiama fare i conti con il passato,
IC redazione