Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 06/10/2016, a pag. 13, la breve "Flottilla verso Gaza, bloccate in mare 13 donne".
Si prova una sensazione sgradevole leggendo questo pezzo del quotidiano dei vescovi. Già il titolo è tendenzioso, sottolineando la presenza di "13 donne" ma non scrivendo perché sono state fermate e che cosa intendevano fare. Le 13 protagoniste dell'episodio sono antisemite che odiano Israele e nulla più: se non lo fossero, avrebbero a cuore quei Paesi dove davvero le stragi sono quotidiane. Ma non è così, e di flottille verso Aleppo non ce ne sono state e non ce ne saranno.
Anche sui missili da Gaza, il tono è di preoccupazione per l'escalation israeliana, affermazione di Hamas, ma Avvenire si guarda bene dal contrapporre un commento sulla natura terrorista del movimento: Hamas e Israele sullo stesso piano.
Ecco la breve:
L'imbarcazione delle 13 antisemite
L'imbarcazione Zaytouna-Oliva della Freedom Flottilla, con a bordo un equipaggio di 13 attiviste donne che intendevano superare il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza, è arrivata ieri molto vicina alle coste dell'enclave palestinese ma è stata accostata dalla marina militare israeliana che ha interrotto le comunicazioni della barca e l'ha scortata al porto israeliano di Ashdod. All'abbordaggio hanno partecipato anche alcune soldatesse.
Nei giorni scorsi fonti ufficiali israeliane avevano ribadito che a quel battello, come a qualsiasi altro, non sarebbe stato consentito di raggiungere la costa di Gaza. La tensione tra la Striscia e Israele resta molto alta. leri un razzo lanciato dall'enclave è caduto nel centro della cittadina israeliana di Sderot, sul confine. La Radio militare ha precisato che non ci sono state vittime nonostante il razzo sia esploso tra due condomini. Israele ha reagito facendo alzare in volo i suoi caccia, che hanno compiuto diversi raid nel nord di Gaza. Hamas ha denunciato l'«escalation israeliana» avvertendo che, se proseguirà, lancerà operazioni di ritorsione.
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