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La Stampa Rassegna Stampa
02.10.2016 Terrorismo: Occidente troppo impegnato a criticare Israele per fare la cosa giusta
L'analisi di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 02 ottobre 2016
Pagina: 20
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «L'assordante silenzio dell'Occidente sulle stragi in atto nel mondo arabo»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 02/10/2016, a pag. 20, con il titolo "L'assordante silenzio dell'Occidente sulle stragi in atto nel mondo arabo", la lettera di un lettore. La risposta è del direttore Maurizio Molinari.

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Caro Direttore,
ormai ci stiamo abituando agli eccidi che quotidianamente vengono perpetrati in Siria. Una volta c’erano i pacifisti a «ricordarci» le guerre in atto in altre parti del mondo, oggi queste voci tacciono. Si organizzavano marce, sit-in, ai balconi si esponevano le bandiere della pace e gli intellettuali compravano qualche pagina di giornale per far sentire la loro voce. E ora?

Pasquale Mirante Sessa Aurunca (CE)

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Caro Mirante,
il silenzio dei «pacifisti» sulle oltre 300 mila vittime della guerra civile in Siria consente di riflettere sulla sensibilità dell’Occidente davanti a stragi, eccidi e decapitazioni in corso nel mondo arabo-musulmano, teatro di uno scontro violento ed epocale, fra regimi dispositivi e gruppi jihadisti. Dittatori e terroristi sono quasi sempre sul fronte opposto ma ad accomunarli è il ricorso alle violenze più efferate per imporsi sui rivali. Gheddafi voleva schiacciare la rivolta di Bengasi «come si fa con i topi», Bashar Assad usa le bombe a grappolo contro i quartieri civili di Aleppo, i jihadisti del Califfo bruciano e decapitano per imporre il proprio terrore, le rivoluzioni egiziane - guidate da leader concorrenti - sono state accompagnate da migliaia di persone arrestate e scomparse nel nulla. Dozzine di comunità cristiane sono state distrutte. In Yemen il conflitto fra milizie sciite filo-iraniane e truppe sunnite ha causato per l’Onu grave carenza di cibo per oltre 370 mila bambini. È una raffica di emergenze umanitarie nel cuore del mondo arabo-musulmano che nasce dalla carenza di rispetto per gli esseri umani da parte di molteplici leader politici, militari, religiosi e tribali. E sulla quale prevale in Occidente un assordante silenzio delle coscienze.

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direttore@lastampa.it

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