La lettera che Netanyahu non ha scritto al Primo Ministro olandese Rutte
Ecco come l’avrebbe scritta Manfred Gerstenfeld
(Traduzione di Angelo Pezzana)
Benjamin Netanyahu
Caro Mark,
Grazie per avermi invitato in Olanda, questo rafforzerà le relazioni fra i nostri due paesi. Durante le nostre conversazioni ti ho offerto l’aiuto di Israele nella guerra al terrorismo, tu sai quanta esperienza abbiamo accumulato negli ultimi due decenni a causa del perdurante criminale terrorismo palestinese e arabo contro di noi. Il nostro aiuto ti sarebbe senz’altro utile. I servizi anti-terrorismo olandesi (NCTV) riferiscono quanto sia alto il livello di allerta nel tuo paese. Agli inizi di quest’anno, il capo della vostra polizia aveva affermato che un attacco terroristico era più che probabile in Olanda.
Durante la mia breve visita ho incontrato un deputato,Tunahan Kuzu, turco di origine e olandese tutt’altro che integrato, gli ho porto la mia mano per stringere la sua, ma lui si è rifiutato di darmi la sua. Mi è parso così poco inserito nella società olandese da non averne adottato nemmeno la buona educazione: si stringe la mano anche di chi non condivide le nostre opinioni. Se non vuole, allora non doveva nemmeno incontrarmi. Kuzu è stato eletto nel 2012 con il Partito Laburista, che fa parte della tua coalizione. Solo dopo due anni, nel 2014, ne è stato espulso a causa delle sue posizioni anti-integrazione. Come ho poi detto in una intervista alla Tv, il suo rifiuto di stringermi la mano era indicativo per rendersi conto di chi nel Medio Oriente vuole la pace e chi no.
Mark Rutte
Ho ascoltato con interesse la tua reazione alla Tv, quando degli olandesi di origine turca hanno assalito un giornalista a Rotterdam, hai usato una espressione ‘taci sulla Turchia’ che si può definire un eufemismo, anche perché dopo, a Zaanstad, hai definito ‘feccia’ un gruppo di giovani teppisti turchi. Insieme a diversi tuoi ministri, ma anche deputati della coalizione, mi siete sembrati infastiditi dalle intromissioni turche nella politica olandese. Eppure tu, e i tuoi predecessori, avete interferito, in maniera molto più dura e frequente – e da parecchi anni - negli affari interni di Israele. L’hai fatto persino in un intervento sui territori contesi proprio durante la mia visita.
Caro Mark, questo si chiama pregiudizio e cattiva educazione. I governi olandesi hanno anche finanziato le organizzazioni olandesi che promuovono il BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) contro Israele, con più di un miliardo di dollari negli ultimi dieci anni. Il tuo Ministro degli Esteri, Bert Koenders, ha cercato di ingannarci dicendo che il tuo governo era contro il BDS, nascondendo l’ammontare dei finanziamenti che elargiva a quelle organizzazioni. Visto che stiamo parlando di interferenze, che ne pensi della Agenzia Stampa del governo turco che ha pubblicato l’elenco dei sostenitori di Gulen in Olanda? È poca cosa, se la paragoniamo al tuo governo e alle strutture olandesi che interferiscono negli affari interni israeliani. Poni un termine a tutte queste iniziative contro di noi, oppure lascia perdere le interferenze turche nel tuo paese.
Mi permetto di ricordarti che l’Olanda, in quanto firmatario dell’IHRA (Alleanza Internazionale per la Memoria della Shoah), ha accettato la definizione di anti-semitismo, che definisce anti-semitismo il doppio standard quando si tratta di Israele. Uno dei tuoi predecessori, l’ex Primo Ministro Dries Van Agt, mi aveva chiamato criminale di guerra durante una mia visita in Olanda. Non era solo un fanatico nemico di Israele, era anche uno che legittimava Hamas, un movimento che ha nel proprio statuto lo sterminio di tutti gli ebrei. Van Agt non solo ha un oscuro presente, ma un passato altrettanto buio. Quando era Ministro della Giustizia, colui che oggi sostiene gli interessi del movimento genocida palestinese, voleva la liberazione dei criminali di guerra nazisti che avevano ucciso gli ebrei olandesi. Questo è avvenuto in un paese il cui governo in esilio a Londra durante l’occupazione tedesca non aveva mostrato alcun interesse verso la persecuzione dei propri cittadini ebrei, dei quali ne vennero sterminati il 75%.
Come è possibile che il partito cristiano-democratico olandese abbia al suo interno un tipo simile? Nel programma del partito non si enfatizzano parole quali ‘regole e valori’? Caro Mark, ti prometto che non cercherò vendette, quando verrai in visita in Israele non ti chiederò perché il governo olandese è rimasto l’unico in Europa a non ammettere i comportamenti tenuti contro gli ebrei in tempo di guerra. Su questo argomento, nel tuo intervento alla Knesset, hai fatto affermazioni assurde, riferendoti alla regina Beatrice. Ho controllato la registrazione, quello che disse la regina era semplicemente aria fritta. Durante questa mia visita sono rimasto colpito, nel quartiere Schilderwijk dell’Aja, dal vedere una giornalista, mentre svolgeva il proprio lavoro, attaccata da grida di “morte agli ebrei” e “gli ebrei non sono benvenuti”. Non siete più in un paese occupato dai tedeschi, per cui metti prima ordine a casa tua prima di dire a noi quel che dobbiamo fare.
Ho poi letto di un giornalista ebreo, costretto ad allontanarsi da quello stesso quartiere perché aggredito da un musulmano fanatico, che insultava anche sua moglie con frasi sessiste. Dato che mi hai criticato durante la mia visita in Olanda, presumo tu abbia fatto lo stesso con il Presidente palestinese Mahmud Abbas, quando l’hai invitato a pranzo nell’ottobre 2015. Pochi giorni prima aveva incitato a compiere violenze, terrorismo e spargere sangue a Gerusalemme con queste parole: “Ogni goccia di sangue è la benvenuta a Gerusalemme, un sangue indispensabile per arrivare al cospetto di Allah”. Pensavo che tu gli avresti chiesto di porre fine a questi incitamenti alla violenza contro i civili. I miei collaboratori hanno controllato e con nostra sorpresa videro che tu avevi criticato le nostre attività nei territori contesi, mentre non avevi proferito nemmeno una parola sugli incitamenti di Abbas.
Caro Mark, ancora una volta hai applicato il doppio standard. Ne sono ancora di più stupito, perché ti avevo offerto il nostro aiuto per affrontare il terrorismo nel tuo paese. Tutto quello che Abbas può offrirti è insegnarti come glorificare quelli che uccideranno i tuoi cittadini, per esempio intitolandogli strade e piazze. Mi chiedo se tu non sia interessato a che ti venga insegnato come addestrare kamikaze suicidi o come organizzare altri attacchi terroristici, visto che i palestinesi ne sono il leader mondiali. Rimango in attesa di tuoi suggerimenti su come migliorare le relazioni fra i nostri due paesi. Quale primo passo suggerirei la creazione di un comitato olandese-israeliano per finirla con il doppio standard contro Israele.
Tuo,
Benjamin
Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. E' appena uscito il suo nuovo libro "The war of a million cuts" (in inglese). E' una analisi di come ebrei e Israele sono delegittimati e come farvi fronte.