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Il Foglio Rassegna Stampa
21.09.2016 Quando le armi significano salvezza: necessarie a evitare le stragi del terrorismo
I casi opposti del Minnesota e di Orlando

Testata: Il Foglio
Data: 21 settembre 2016
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «'Sarebbero tutti morti, con il gun control'»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 21/09/2016, a pag. 3, l'editoriale "Sarebbero tutti morti, con il gun control".

Se l'assassino di Orlando, nalla strage della discoteca gay, avesse trovato a fronteggiarlo qualcuno con un'arma sarebbe stato fermato, forse dopo aver ucciso alcune persone ma certamente prima di trucidarne 49. Un'arma avrebbe significato la salvezza per decine di persone. E' un esempio che dovrebbe insegnare molto.

Ecco l'articolo:

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Jason Falconer

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In memoria delle vittime di Orlando

La sera di sabato scorso, in un centro commerciale di St. Cloud, in Minnesota, un somalo rifugiato negli Stati Uniti, Dahir Adan, ha accoltellato nove persone che facevano shopping. Invocava Allah, mentre colpiva, e lo Stato islamico ha rivendicato le sue azioni bruciando sul tempo perfino qualche politico locale tentato magari di minimizzare l’attacco terroristico degradandolo a “atto intenzionale” (cit. Bill de Blasio). Se le vittime sono state “soltanto” nove e se tutte sono in vita lo si deve all’intervento di un tal Jason Falconer che ha sparato ad Adan. La Cnn, fonte d’informazione seria, gli ha dedicato un articolo, intitolato sobriamente: “L’uomo che ha messo fine all’attacco in Minnesota è un eroe riluttante”. Perché Falconer, raggiunto dai cronisti, ha detto di non volersi prendere chissà quale merito: ha agito come deve agire un ex poliziotto.

La maggior parte dei media mainstream, però, specie i giornaloni italiani, girano alla larga da Mr. Falconer. Finora non si è letto nessun ritratto struggente dell’eroe per caso, come pure è accaduto altre volte, magari anche a favore di alcune vittime di attentati terroristici. Perché? Perché Falconer, semplicemente, non si presta alla narrazione di quelli secondo cui il terrorismo è colpa delle armi (caro Francesco) o dello scarso gun control (caro Obama). Falconer oggi lavora come addestratore per i molti cittadini americani che, in ottemperanza al Secondo emendamento della Costituzione, possiedono un’arma da fuoco. Sul sito della sua società, ci sono foto di Falconer – bianco e grassoccio – che sorride con fucili e cartucce a tracolla. Non sarà chic per alcuni, ma funziona.

Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

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