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Il Giorno Rassegna Stampa
16.09.2016 Shoah: la storia della via cinese degli ebrei
Commento di Gian Marco Walch

Testata: Il Giorno
Data: 16 settembre 2016
Pagina: 14
Autore: Gian Marco Walch
Titolo: «Lo Schindler cinese e la storia sulla fuga degli ebrei»

Riprendiamo dal GIORNO - Milano di oggi, 16/09/2016, a pag. 14, con il titolo "Lo Schindler cinese e la storia sulla fuga degli ebrei", il commento di Gian Marco Walch.

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Ho Feng Shan

Moltissimi, grazie al famoso film del 1993 di Steven Spielberg, conoscono la drammatica storia di Oskar Schindler, l'imprenditore tedesco che salvò dalla barbarie nazista più di mille ebrei, con il pretesto d'impiegarli nella sua fabbrica di "pentolame bellico" a Cracovia, in Polonia. Quasi nessuno, almeno in Italia, crediamo conosca invece Ho Feng Shan, negli anni della Shoah console generale della Cina a Vienna. Anche lui "Giusto tra le Nazioni", titolo che Israele conferisce a coloro che, spesso a rischio delle loro stesse vite, mostrano amicizia e solidarietà con il popolo ebraico.

Servendosi della sua carica diplomatica, Ho Feng Shan, schieratosi con decisione contro l'antisemitismo, firmò numerosi visti di emigrazione agli ebrei fortunosamente approdati in Austria, offrendo loro una via di fuga verso l'Estremo Oriente. A raccontare quella pagina di storia è ora la mostra "Gli Ebrei a Shanghai", che si terrà da domenica al 15 dicembre al Memoriale della Shoah, allo Spazio Mostre Bernardo Caprotti. Testimonianze, documenti, fotografie, per la prima volta tradotti in italiano: un'esposizione organizzata dagli Istituti Confucio di Cattolica e Statale, in collaborazione con lo Shanghai Jewish Refugees Museum, la Fondazione Memoriale della Shoah e l'Istituto Italiano di Cultura della metropoli cinese.

LA MOSTRA ricostruisce l'esodo di circa 18 mila ebrei europei alla metà degli anni Trenta, in seguito all'annessione dell'Austria alla Germania. Dal 1933 al 1940 gran parte dei fuggiaschi si spostarono in Italia, per imbarcarsi per la Cina da Genova e da Trieste. Il massiccio afflusso terminò nel 1941, dopo la dichiarazione di guerra dell'Italia alla Francia e alla Gran Bretagna, che chiuse le rotte verso l'Estremo Oriente, nonché al bombardamento giapponese di Pearl Harbour. La seconda parte della mostra presenta poi la vita a Shanghai dei rifugiati ebrei, che nel loro rifugio avviarono prospere attività commerciali sino a dar vita a una "Piccola Vienna". Per poco, sino all'invasione giapponese: gli ebrei furono rinchiusi in un nuovo ghetto, a Tilanqiao. "Gli Ebrei a Shanghai" s'inserisce nell'ambito dell'edizione 2016 della Giornata Europea della Cultura Ebraica in Italia, il 18 settembre, che avrà per tema "Le lingue ebraiche". Domenica il Memoriale ha previsto un'apertura straordinaria e due visite guidate, alle 10.30 e alle 12. Memoriale della Shoah, Milano, largo Edmond J. Safra 1 (già via F. Aporti 3). Fino al 15 dicembre. Info: www.memorialeshoah.it.

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