Gerusalemme non si tocca
Commento di Deborah Fait
Gerusalemme non è un insediamento, ma la capitale di Israele
Sono rimasta molto colpita dall'articolo di Mordechai Kedar sulla decisione della Repubblica Ceca di inventarsi una nuova capitale di Israele sui testi di storia e di geografia, non più Gerusalemme ma Tel Aviv. http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=115&sez=120&id=63613
Lo studioso israeliano spiega le motivazioni di questa ennesima porcheria ai danni di Israele ma quello che mi stupisce e mi irrita oltre ogni dire è la tolleranza e la pazienza di fronte alle ingiustizie di chiara matrice antisemita che quasi quotidianamente colpiscono il nostro Paese, di fronte alle menzogne e alle prepotenze della propaganda palestinista. Molto spesso i miei articoli parlano di questa rabbia mista a stupore, del mio rifiuto totale per le ingiustizie, che, in nome di una popolazione di terroristi, bombaroli e imbroglioni, il mondo occidentale riserva a Israele. Abbiamo una sopportazione incredibile di fronte ai soprusi delle altre nazioni contro la nostra, soprusi che nessun altro paese al mondo potrebbe tollerare. Non riconoscono la nostra capitale, la cambiano addirittura, marchiano i nostri prodotti, raccolgono firme per arrestare i nostri ministri, urlano nelle piazze che Israele deve cessare di esistere, l'ONU partorisce ad ogni sessione decine di risoluzioni sempre e solo contro Israele, cacciano gli israeliani dalle Università.
Non ha fine la lista delle angherie che da anni colpisce questo nostro Paese, per non parlare dell'infinita pazienza di tutti i governi israeliani nei confronti dei rifiuti dei palestinisti al dialogo, del loro terrorismo, della loro violenza, delle loro menzogne, delle loro guerre, della loro capacità di tenere il mondo in mano e di ordinare all'Europa come agire contro di noi, il tutto nel silenzio generale. Lo trovo intollerabile. Oggi esiste un pericoloso movimento di neo nazisti e comunisti uniti sotto la bandiera del BDS, che, grazie ai soldi del Qatar, dei palestinisti e delle donazioni dei loro simpatizzzanti, è diventato una potenza internazionale che opera ovunque, dalla Svezia, all'America del sud, agli USA dove ormai è in atto una vera e propria inquisizione contro gli ebrei israeliani nelle Università, vedi l'articolo di Caroline Glick: http://www.jpost.com/Opinion/Our-World-The-American-Inquisition-466949
Il nazismo ha quasi cancellato l'ebraismo europeo, il BDS vuole eliminare Israele (è sempre valida la promessa: Cacceremo i sionisti da tutta la Palestina) e per arrivare allo scopo usa i trucchi propagandistici più abietti. E' mai possibile che la protesta di un rappresentante della cosiddetta "ambasciata" palestinista convinca un governo europeo come quello della civilissima Repubblica Ceca, a commettere un'azione di vera ingiustizia e cattiveria verso un Paese sovrano e ad affrontare una spesa non indifferente per ripubblicare testi scolastici di ogni ordine e grado con l'unico ignobile scopo di inventarsi una falsa capitale dello Stato di Israele? No, non è possibile e, come dice giustamente Ugo Volli nel suo articolo sull'argomento, la Repubblica Ceca non è nemmeno tra i paesi più anti israeliani e antisemiti d'Europa, ve ne sono altri ben peggiori. http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=115&sez=120&id=63636
Il BDS con la sua propaganda vergognosa sta incoraggiando l'Occidente a mettere in atto il piano a fasi dell'OLP per la distruzione di Israele (1974), detto anche "tattica del salame", ribadito recentemente dal leader di Hamas Mahmud Al Zahar: “Abbiamo liberato Gaza – ha dichiarato in un’intervista al giornale egiziano Al-Wafd del 23 giugno scorso – Ma forse che per questo abbiamo riconosciuto Israele? Abbiamo forse rinunciato alle terre occupate nel 1948 [quelle su cui sorge Israele]? Noi chiediamo la liberazione della Cisgiordania e la creazione di uno stato in Cisgiordania e striscia di Gaza con Gerusalemme come capitale, ma senza riconoscimento [di Israele]. Questa è la chiave: senza riconoscere il nemico israeliano su un solo centimetro di terra […] Il nostro piano per questa fase è liberare ogni centimetro di terra palestinese e creare su di esso uno stato. Il nostro obiettivo ultimo è la Palestina nella sua interezza. Lo dico forte e chiaro, in modo che nessuno mi accusi di usare tatticismi politici: noi non riconosceremo il nemico israeliano”.
Zahar rivela anche il suo prossimo obiettivo: “Se potessimo liberare il Negev adesso, andremmo avanti [con la guerra]; ma le nostre possibilità attuali ci dicono che, dopo esserci sbarazzati della presenza israeliana a Gaza, dobbiamo farla finita con gli ultimi residui dell’occupazione e passare poi alla Cisgiordania”. http://www.israele.net/se-solo-ascoltassimo-quello-che-dicono
Prima di arrivare a questo e avere praticamente il pianeta dalla loro parte è necessario raccontare una montagna di menzogne, disconoscere il diritto di Israele alla propria capitale millenaria e farla diventare araba, appropriarsi ladrescamente del nome palestinesi che prima del 1948 apparteneva agli ebrei, stuprare la storia, inventarsela di sana pianta, convincere il mondo intero (obiettivo estremamente facile) che Israele non ha diritto ad esistere.
Nir Barkat, sindaco di Gerusalemme, ha scritto una lettera al Primo Ministro ceco Sobotka implorandolo di rinunciare alla decisione del governo. "Dopo la distruzione di Israele gli ebrei della dispora hanno fatto di Praga la Gerusalemme d'Europa, centro del pensiero ebraico, della storia e della cultura ebraica....Dal nostro ritorno in patria, Gerusalemme è il cuore e l'anima del Popolo ebraico e non può essere divisa da Israele..."
E allora basta! Israele è Gerusalemme e Gerusalemme è Israele, la nostra capitale da 3000 anni, mai stata capitale di nessun altro stato, tantomeno arabo, mai stata palestinese poichè non è mai esistito uno stato palestinese nè un popolo arabo/palestinese. Basta tacere e incassare tutte le offese, le menzogne, le umiliazioni del mondo, senza reagire. Il nostro silenzio di fronte a ad ogni specie di angheria non va a nostro favore e convince il mondo che qualsiasi porcheria ci faccia non deve temere nessuna ritorsione. Non occorre usare la violenza ma la protesta civile, quella si! Dove sono gli ebrei? Non hanno capito che difendere Israele dalla propaganda ignobile del nemico significa anche difendere se stessi? Per decenni l'Europa è stata percorsa da orde di mascalzoni che urlavano slogan contro Israele, oggi stanno boicottando tutto, persino l'arte, la scienza, la cultura.
La guerra civile in Siria ha ammazzato migliaia di palestinesi. Avete visto una qualsiasi manifestazione? No perchè sono stati ammazzati da altri arabi non da Israele. In Libano i palestinesi non godono dei diritti civili più elementari. C'è mai stata una protesta? E' tuttora in atto il genocidio dei Yazidi. Qualcuno inorridisce? Niente, non succede niente ma basta che un palestinista dica a un governo europeo che Gerusalemme non deve essere la capitale di Israele che immediatamente parte l'ordine di cambiare tutti i testi scolastici. E noi stiamo zitti? No, Gerusalemme non è solo la capitale politica di Israele, è la capitale spirituale di ogni ebreo del mondo. Israele non può esistere senza Gerusalemme, gli arabi lo sanno e per questo vogliono rubarcela, è una delle loro fasi verso la nostra distruzione. Allora basta silenzio, alziamoci in piedi e gridiamo il giuramento dei soldati di Zahal "Massada non cadrà una seconda volta!". Gerusalemme non si tocca!
Deborah Fait
"Gerusalemme capitale unica e indivisibile di Israele"