Ieri ci era sfuggita una 'breve' sulla STAMPA a pag.13, dal titolo " Consigliere di Trump, Bannon accusato di frasi antisemite". Oltre a non seguire nei dettagli le elezioni presidenziali americane, dal titolo non ci pareva un gran che come notizia. Sbagliavamo, come ci hanno fatto notare diversi lettori.
Abbiamo riletto con attenzione quelle poche righe, accorgendoci che meritavano un commento, più lungo della 'breve'. Eccolo:
1. Il titolo: accosta due parole, Trump e antisemitismo, poco importa se attribuito a un consigliere
2. in più, l'accusa si riferisce a una dichiarazione del 2007 della moglie del consigliere, dalla quale stava divorziando! si può immaginare il clima. che poi fosse una affermazione da niente è dimostrato dal fatto che la ex moglie non è poi presentata davanti al giudice!
MORALE: forse Trump non ha tutti torti quando sostiene di avere quasi tutti media contro, persino in Italia, un giornale serio come la Stampa, invece di cestinare, pubblica una non-notizia per danneggiare il candidato anti-Clinton. L'accusa di antisemitismo, espressa nella titolazione, è chiara. C'è da sperare che poi la 'breve' venga letta, perchè potrebbe trasformarsi un boomerang, come è successo a noi, che pur non seguendo con accanimento il confronto Hillary-Trump, ci ha strappato un sentimento di solidarietà.
Ecco la 'breve':
La Stampa,pag.13, titolo “Consigliere di Trump, Bannon accusato di frasi antisemite” Un’altra potenziale grana va materializzandosi per Donald Trump dopo la scelta del nuovo responsabile della sua campagna elettorale, l’ex capo del sito di destra Breitbart Stephen Bannon, adesso accusato di essersi mostrato intollerante verso gli ebrei. È l’ex moglie, Marie Louise Piccard, ad averlo sottolineato, stando ai documenti del 2007 relativi alla causa del loro divorzio. La donna aveva affermato che Bannon era contrario a mandare le loro figlie in una esclusiva scuola di Los Angeles in quanto non voleva che andassero a scuola con ebrei. Nel 1996 la stessa moglie aveva accusato Bannon di violenza domestica; la denuncia era poi caduta non essendosi la donna presentata in tribunale al momento dell’udienza.
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