IC7 - Il commento di Dario Peirone
Dal 21 al 27 agosto 2016
Israele, innovazione e collaborazione
In questi momenti tragici per la catastrofe avvenuta in centro Italia, si sta sviluppando, oltre a quella nazionale, una bellissima solidarietà a livello internazionale. Uno dei primi messaggi arrivati al governo italiano la mattina dopo il sisma è stato quello del primo ministro israeliano Netanyahu, ed il ministro degli esteri di Gerusalemme ha subito offerto all’Italia un intervento di supporto. Spesso nelle catastrofi internazionali Israele ha partecipato in prima linea nelle gare di solidarietà, sia a livello di governo che di organizzazioni di volontariato (es. IsraAid), dal Nepal agli USA, fino all’Iran (che ha sempre rifiutato qualsiasi aiuto). Questo mostra una volta di più quanto sia importante per Israele il valore della collaborazione e quanto odioso e assurdo possa essere qualsiasi tentativo di isolamento o boicottaggio nei suoi confronti.
Questo è dimostrato da alcune recenti notizie. La prima viene dal campo della ricerca scientifica. Ricercatori della Tel Aviv University hanno pubblicato sull’ultimo numero della rivista Nature Cell Biology (che, per fortuna, non boicotta le ricerche israeliane come altre riviste scientifiche tipo Lancet) un articolo che per la prima volta svela i dettagli del meccanismo metastatico del melanoma, il più aggressivo di tutti i tumori della pelle. "La minaccia del melanoma non è nel tumore iniziale, che compare sulla pelle, ma piuttosto nella sua metastasi - nelle cellule tumorali inviate a colonizzare organi vitali come cervello, polmoni, fegato e ossa”, ha dichiarato in un’intervista il capo del gruppo di ricerca Dr. Carmit Levy del Dipartimento di Human Molecular Genetics e Biochemistry, presso l’Università di Tel Aviv. "Abbiamo scoperto come il cancro si diffonde agli organi distanti e trovato il modo di fermare il processo prima della fase metastatica".
Una scoperta straordinaria frutto proprio della collaborazione, dato che hanno lavorato insieme, oltre allo Sheba Medical Center di Tel Hashomer ed il Wolfson Medical Center di Holon, i ricercatori europei del German Cancer Center di Heidelberg. Questo fanno i veri ricercatori mentre i politici ottusi e sprovveduti pensano ad escludere, etichettare o condannare: collaborano per migliorare la vita delle persone. Ma la stoltezza delle politiche BDS è evidente guardando all’interesse che da più parti nel mondo si fa sempre più forte verso Israele.
Rohan Silva
Rohan Silva, uno dei fondatori del distretto digitale londinese Tech City, già consulente per l’innovazione di David Cameron, ha pubblicato un articolo sul Sunday Times di domenica scorsa (https://twitter.com/Silva/status/767400448005472258), indicando Israele come un esempio di “intelligente strategia industriale” da seguire per il Regno Unito.
Un’altra notizia da sottolineare è il lancio, ancora nella Tel Aviv University, del fondo di venture capital Momentum, dedicato a finanziare startup derivate dai risultati della ricerca scientifica della stessa università. I principali investitori di Momentum? Le Industrie Tata, uno dei più grandi gruppi industriali indiani, il colosso tecnologico SanDisk, e business angel dal Sud Africa (!), dagli USA e, guarda caso, proprio dal Regno Unito (https://english.tau.ac.il/news/tata_partners_with_tau).
Di questa settimana, infine, la notizia che lo stato americano della Florida ha deciso di fare della collaborazione con Israele un punto centrale della sua strategia di sviluppo e innovazione. Il Florida-Israel Business Accelerator (FIBA) ha ricevuto 1 milione di dollari dal Florida Department of Economic Opportunity (DEO) per costruire un nuovo acceleratore di startup a Tampa, per ospitare aziende innovative israeliane e lanciarle negli Stati Uniti. “Siamo entusiasti che il Florida Department of Economic Opportunity abbia scelto di fare un investimento così significativo nella nostra organizzazione. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare ulteriormente la zona di Tampa Bay per farla diventare uno dei centri più importanti del paese per l'innovazione e l'imprenditorialità", ha dichiarato la presidente della FIBA, Vicki Rabenou (http://www.fiba.io/author/vicki-rabenou/). E quale modo migliore per sviluppare il proprio territorio che collaborare con Israele? Questa settimana quindi, pur nella sua tragicità e immensa tristezza, ci ha dato dei bellissimi esempi che portano un po’ di ottimismo su come i cittadini del mondo possano collaborare ottenendo grandi risultati, e siano spesso molto più lungimiranti di certi politicanti e istituzioni di un’Europa sempre più confusa e priva di una visione strategica per il futuro.
Dario Peirone, Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese - Dipartimento di Economia e Statistica, Università di Torino