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Sulle Olimpiadi, particolari importanti 20/08/2016

Commentando l'odioso gesto del judoka egiziano nei confronti del sua avversario israeliano, un lettore da spazio ad una falsità storica relativa alle Olimpiadi di Berlino del 1936 smentita dallo stesso interessato e cioè l'atleta Usa di colore Jesse Owens.
Lo stesso, nel suo libro di memorie, racconta che al termine della sua gara vittoriosa contro l'idolo di casa, mi pare di nome Lang, passando sotto il palco delle autorità vide il dittatore nazista alzarsi e fargli un cenno di saluto con la mano, abbozzando un sorriso. La stessa testimonianza è riportata in seguito dalla stessa sorella dell'atleta americano. Semmai, ricorda Owens, fu il presidente Usa Rooswelt a negargli il ricevimento ufficiale alla Casa Bianca, nel timore di essere disapprovato dai circoli della destra americana convinti assertori della segregazione. Pertanto, prima di prendere per oro colato certi punti fermi della vulgata corrente, sarebbe sempre opportuno documentarsi e spendersi, nei limiti delle proprie possibilità, in favore della verità.

Alessandro Bortolami

Non è facile documentarsi su singoli episodi complementari come quello che cita.  Legga oggi il commento di Michelle Mazel, dove ricorda un'altra olimpiade, ancora precedente.

IC redazione 


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