Rprendiamo da SETTE-CORRIERE della SERA di oggi, 19/08/2016, a pag.37, con il titolo "Netanyahu divide II mondo In rosso, blu e nero", il commento di Davide Frattini

Davide Frattini

Netanyahu indica i paesi con cui Israele ha iniziato di recente rapporti diplomatici
Benjamin Netanyahu ama le mappe, gli piace studiarle, colorarle con le gradazioni dei cambiamenti geostrategici, muoverci sopra le bandierine come Winston Churchill, il leader straniero che lo ispira fin da ragazzo. II primo ministro israeliano srotola le cartine come una bandiera agli incontri con gli altri capi di governo, durante le conferenze stampa, quando deve convincere i diplomatici alle Nazioni Unite. Davanti ai deputati della Knesset ha mostrato una mappa utile per capire la sua visione, come valuta la situazione di Israele in mezzo al caotico Medio Oriente e nei rapporti con il resto del mondo. A sorpresa il pessimista Netanyahu vede più colori che nero, forse perché riveste anche l'incarico di ministro degli Esteri ad interim e i successi (o i fallimenti) nelle relazioni internazionali sono sua responsabilità. In rosso ha evidenziato i Paesi con cui Israele ha sviluppato o migliorato le relazioni in questi ultimi mesi: gran parte dell'Asia e alcune aree importanti in Africa e in Suda-merica, due continenti che considera fondamentali non solo per gli scambi commerciali. In blu le nazioni amiche: quasi tutta l'Europa (con il verdino dell'indifferenza in Scandinavia), il Nordamerica, l'Australia e la Nuova Zelanda. La macchia nera dei «nemici dichiarati» è concentrata in Medio Oriente (più la Corea del Nord), copre quello che il premier considera l'asse dell'espansionismo iraniano, tra l'Iraq, la Siria, il Libano. Nel neutro verdino sono colorati anche i Paesi sunniti che negli ultimi mesi stanno diventanco gli alleati non ufficiali e non pubblicizzati dello Stato ebraico. Come l'Arabia Saudita con cui Israele ha numerosi interessi in comune: primo fra tutti fronteggiare gli ayatollah di Teheran.
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