I have a dream: il sogno calpestato di Martin Luther King
Commento di Deborah Fait
"Il buio non ci farà uscire dal buio, solo la luce può farlo. L'odio non ci libererà dall'odio, solo l'amore può farlo"(M.L.K.)
Credo che Martin Luther King si rivolterebbe nella tomba se vedesse, 53 anni dopo la celeberrima Marcia su Washington (250.000 persone) dove afroamericani ed ebrei si trovavano in testa all''immenso corteo per i Diritti Civili, che oggi un altro sedicente "Movimento contro il razzismo" si è aggiornato ai tempi che corrono e, non solo esclude gli ebrei, ma li insulta, rifiuta i loro diritti, li demonizza, accusa Israele di genocidio e apartheid nei confronti dei palestinisti e nega il suo diritto di esistere come Stato nazionale.
Sto parlando del Movimento BlackLivesMatter, nato nel 2013 dopo l'uccisione a Miami di un ragazzino afroamericano, Trayvon Martin, da parte di un poliziotto in seguito incomprensibilmente assolto. Oggi Ferguson in Missouri, città dove è avvenuto l'assassinio di un altro afroamericano Michael Brown e dove sono iniziati i disordini che stanno sconvolgendo gli USA, è il cuore del BLM, le bandiere palestiniste sventolanti si sprecano, i suoi delegati hanno scritto uno statuto in cui si paragona la brutalità del trattamento dei neri americani a quello che Israele fa ai palestinisti.
Ma non basta, lo statuto incolpa Israele di quanto sta accadendo in alcuni stati degli USA perchè, recita, "i poliziotti americani vengono addestrati in Israele", quindi Israele è, secondo la loro demenza razzista, il mandante degli omicidi.
La prima cosa che questi "difensori" dei neri hanno fatto è stato di allearsi con il BDS, il gruppo internazionale neonazista che reclama la distruzione di Israele. Questi ignobili fasulli paladini della libertà e della giustizia urlano per le strade d'America lo slogan inventato proprio dal BDS "Da Ferguson alla Palestina".
Un portavoce del BLM, Shanelle Matthews ha dichiarato : " dobbiamo imparare molto dal Movimento (BDS), hanno la nostra stessa strategia, vogliono creare isnieme a noi una grande organizzazione non violenta (!) che copra il mondo intero per proteggere gli oppressi".
Naturalmente tra tutti igli oppressi del mondo, chi hanno scelto? I tibetani, occupati dalla Cina dal 1950? I kurdi, cui è stato tolto un paese di 190.000 kmq per essere frammentato tra Turchia, Iran, Iraq e Siria, perseguitati da tutti questi paesi, gasati da Saddam Hussein e che adesso muoiono combattendo eroicamente contro i tagliagole di Al Baghdadi? Hanno forse scelto di battersi per tutti i Yazidi e cristiani rapiti, ammazzati, resi schiavi dall'Isis in Medio Oriente e da altri gruppi terroristi islamici in Africa?
Si preoccupano per le 276 ragazzine rapite e schiavizzate da Boko Haram nel 2014?
40 tra loro sono andate in spose ad Allah, altre sono morte, altre sono costrette a fare da schiave sessuali per gli eroici combattenti islamici!
E poi Mauritania, Somalia, Eritrea, Sudan, immensi cimiteri di corpi insepolti?
E la Siria dove le cifre ufficiali parlano di 30.000 bambini uccisi ma forse sono molti di piu?
E difendere i bambini dell'ANP e di Gaza da chi li educa all'odio, al martirio e all'assassinio per farli diventare kamikaze in erba desiderosi soltanto di morire pur di ammazzare gli odiati ebrei ?
Niente di tutto questo, il BlackLivesMatter ha pensato bene di abbracciare solamente la causa palestinista che racconta camionate di menzogne su un popolo inventato, di chiedere, insieme al BDS, la fine di Israele per poi consegnare il Paese, una volta liberato dalle "termiti sioniste" (altro ashtag diffuso in internet dal Movimento), agli arabi.
Insomma quello che avrebbe dovuto e potuto essere un sano Movimento contro il razzismo per dare a tutti i cittadini d'America gli stessi diritti e doveri, non è altro che un' ennesima organizzazione antisemita di matrice nazista. Hanno perso se stessi, hanno violato l'anima della democrazia e della giustizia, hanno annichilito ogni buona intenzione di verità e uguaglianza che forse li aveva sfiorati sul nascere.
Hanno tradito gli ideali di fratellanza di Martin Luther King che mai avrebbe accettato la loro esistenza, hanno sputato su "I have a dream" che vedeva neri, ebrei e tutti i cittadini d'America uniti contro le discriminazioni. Sono entrati nell'immondizia della storia esattamente come coloro che in modo demenziale e perfido considerano Israele uno stato pariah da escludere dal consesso mondiale e da distruggere per portare a termine il disegno infernale di Hitler.
Israele e il Popolo ebraico avevano un amico in Martin Luther King, il suo celebre discorso sul sionismo, oggi rinnegato miseramente da coloro che non dovrebbero mai nominare il suo nome, lo sta a dimostare:
"Pace per Israele significa sicurezza, e dobbiamo con tutti i nostri mezzi proteggere il suo diritto a esistere. Israele è uno degli importanti avamposti della democrazia nel mondo, è un meraviglioso esempio di come una terra arida può essere trasformata in un'oasi di fratellanza e di democrazia. Pace per Israele significa sicurezza, e la sicurezza deve essere reale." "Come dovrebbe essere facile, per chiunque abbia a cuore questo inalienabile diritto umano, comprendere e sostenere il diritto del popolo ebraico a vivere nell'antica terra d'Israele. Gli uomini di buona volontà esultano nel vedere la promessa di Dio realizzata, nel vedere il suo popolo che torna gioiosamente a ricostruire la sua terra devastata. QUESTO E' IL SIONISMO, niente di più e niente di meno. "Se ritieni che il Popolo ebraico meriti di avere uno Stato indipendente, allora sei un sionista. E’ così facile. Sionismo non è una parolaccia. Si tratta di un credo che rafforza il diritto legittimo del popolo ebraico al’auto-determinazione. Non devi essere un Ebreo per essere un sionista., allo stesso modo non è necessario essere una donna per essere una femminista, o una persona di colore per credere nella parità di diritti dei Neri." Cos'è invece l'anti-sionismo? E' il negare al popolo ebraico quel diritto fondamentale che giustamente oggi riconosciamo ai popoli dell'Africa e che siamo pronti a concedere a tutte le altre Nazioni del mondo. Si tratta, amici miei, di discriminazione contro gli Ebrei, a causa della loro ebraicità. Si tratta cioè di ANTISEMITISMO." "L'antisemita gode di ogni opportunità che gli consente di esprimere il suo pregiudizio. Al giorno d'oggi però, in Occidente, proclamare che si odiano gli ebrei è diventato molto impopolare. Di conseguenza, l'antisemita deve costantemente inventare nuove forme e nuove sedi per il suo veleno. Deve camuffarsi. E allora non dice più di odiare gli Ebrei, ma solo di "essere anti-Sionista". "Cari amici, non vi accuso di essere deliberatamente antisemiti. So che, al pari di me, siete contrari al razzismo, al pregiudizio e alla discriminazione. So però anche che siete stati sviati - al pari di altri - dall'idea che è possibile essere "anti-Sionisti" pur rimanendo fedeli ai principi che assieme condividiamo. Spero che le mie parole vi riecheggino nell'anima: quando la gente critica il Sionismo vuole dire che ce l'ha con gli Ebrei; non facciamoci ingannare."
Purtroppo gli attivisti del BLM sono caduti in quell'inganno, hanno calpestato l'idealismo di un Grande Uomo per precipitare nell'inferno dell'odio contro l'unico popolo di cui, da più di 2000 anni, si invoca la morte per farlo scomparire definitivamente dal pianeta. Ormai grazie ai molti gruppi filopalestinesi di quella sinistra in cui alberga l'origine dell'antisemitismo odierno, gli USA stanno mettendosi al passo con l'odio che da secoli avvelena l'Europa. Nei campus americani gli studenti ebrei hanno paura, in alcune Università è loro proibito l'accesso, vengono maltrattati, malmenati e minacciati. Se difendono Israele rischiano la vita perchè Israele deve essere abbattuto e consegnato, judenrein, agli arabi.
E il mondo che fa? Grida, protesta contro tutto questo? No, l'Occidente rassegnato e debole aspetta passivamente di perdere libertà e democrazia per diventare schiavo delle società teocratiche, violente e primitive del totalitarismo islamico dove impera, in primis, l'odio eterno per l'ebreo e per l'uomo bianco subito dopo.
Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale unica e indivisibile di Israele"