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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Secondo Le Figaro si tratterebbe di un colpo di sole 03/08/2016
Secondo Le Figaro si tratterebbe di un colpo di sole
Commento di Michelle Mazel

(Traduzione di Yehudit Weisz, daj Jerusalem Post, ed. Francese)

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La settimana scorsa in un tranquillo villaggio di vacanze delle Hautes Alpes, un non meno tranquillo vacanziere si innervosisce. Aggredisce con un coltello una madre e le sue tre figlie. “Le quattro vittime, tutte colpite al torace e sofferenti per le gravi ferite, oggi sono fuori pericolo, anche se profondamente sconvolte dallo shock” ci racconta Le Figaro che dedica alla vicenda due articoli. “Martedì mattina, all’ora di colazione, Mohamed B. ha aggredito con un coltello le sue quattro vicine all’interno del villaggio WWF, e tutto questo senza alcun motivo apparente. Due delle vittime hanno poi detto agli inquirenti di non aver sentito neanche una parola proferita dall’aggressore al momento dei fatti. Al contrario, affermano di aver sempre avuto con lui rapporti di cortesia, persino qualche minuto prima del dramma. Tuttavia, il marito e padre delle vittime, ha spiegato agli investigatori di aver incrociato il sospetto mentre stava scappando subito dopo l’aggressione.

La spiegazione che l’aggressore ha rilasciato più tardi, è che il marito l’avrebbe offeso compiendo quello che Le Figaro definisce “Una condotta inappropriata.” Giudicate voi: “Il sospetto avrebbe dichiarato al marito: “Tu non avresti dovuto far questo davanti a mia moglie”, imitando il gesto di grattarsi l’inguine sotto gli shorts.” Il quotidiano se ne guarda bene dal dare un giudizio: non è certamente di sua competenza dichiarare a voce alta e forte che in un Paese civile non si aggredisce selvaggiamente una madre e le sue tre figlie per vendicarsi di un affronto reale o immaginario del capo famiglia.

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Continuiamo a leggere questo testo che ha dell’incredibile: “Mohamed B., cittadino marocchino regolare, sposato e padre di due bambini, è descritto dai suoi famigliari come musulmano praticante e moderato. Lui stesso durante il fermo di polizia ha precisato di essere “poco interessato alla religione” e di aver smesso di frequentare la moschea fin dal mese di aprile, senza tuttavia spiegarne il motivo. A proposito dell’attentato di Nizza e dell’organizzazione dello Stato Islamico, il sospetto afferma che non hanno nulla a che vedere con l’Islam, da lui considerata “religione di pace”.

Probabilmente è per questo, prosegue Le Figaro , che “ il Vice Procuratore di Grenoble ha scartato una qualsiasi motivazione religiosa o ideologica per spiegare il gesto del presunto aggressore, pur facendo comunque allusione nei suoi confronti ad un ‘fondo di cultura religiosa’. Eppure, durante le prime audizioni, e quando gli agenti della gendarmeria tentavano di prendergli le impronte digitali, Mohamed B. si è opposto dando di matto e gridando più volte “Allahu akbar.” Ma ci dicono che “l’individuo avrebbe di fatto rivelato che soffriva di depressione e di schizofrenia da diversi anni” Insomma, un banale fatto di cronaca. Basta, circolate, non c’è niente da vedere! Soprattutto non facciamo confusione.

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Michelle Mazel è una scrittrice israeliana nata in Francia. Ha vissuto otto anni al Cairo quando il marito era Ambasciatore d’Israele in Egitto. Profonda conoscitrice del Medio Oriente, ha scritto “La Prostituée de Jericho”, “Le Kabyle de Jérusalem” non ancora tradotti in italiano. E' in uscita il nuovo volume della trilogia/spionaggio: “Le Cheikh de Hébron”. Le sue recensioni sono pubblicate sull’edizione settimanale in lingua francese del Jerusalem Post.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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