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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
27.07.2016 Haredim: indigenti e ignoranti
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana

Testata: Informazione Corretta
Data: 27 luglio 2016
Pagina: 1
Autore: Angelo Pezzana
Titolo: «Haredim: indigenti e ignoranti»

Haredim: indigenti e ignoranti
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana

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Israele è uno stato dove diritti e doveri sono uguali per tutti. Ma c’è un campo, quello religioso, dove le regole vengono adattate alla volontà di chi le applica. Sono le scuole ‘haredì’ – ultra ortodosse – dove l’insegnamento di alcune materie è proibito: scienze, matematica, inglese. Eppure sono finanziate dallo stato, che però non esercita alcun controllo. Quei giovani diventeranno adulti senza una preparazione che consenta loro l’inserimento nella società civile a un livello accettabile, la loro ignoranza della modernità li obbligherà ad accettare mestieri non qualificati per sopravvivere.

Generazioni di giovani ai quali è stato insegnato soltanto a pregare, per tenerli lontano dal pericolo più grande, essere contaminati dalla società contemporanea. Ne deriverà un danno enorme anche al paese intero, è stato chiamato un “suicidio economico”, perché toccherà alla collettività provvedere al loro sostentamento. Indigenti e ignoranti, ma legali.

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Il comitato ministeriale legislativo ha infatti approvato un progetto di legge che legalizza quanto avveniva già prima. Il ministro delle scienza e tecnologia Ofir Akunis (Likud) si è riutato di partecipare al voto. Uri Regev, rabbino e avvocato, direttore della lobby per il pluralismo religioso ha dichiarato “la decisone del governo creerà una generazione di elettori poveri e obbedienti agli ordini dei partiti haredì”. Netanyahu lo sa bene, ma la sua coalizione senza il voto dei religiosi, cadrebbe. Purtroppo la storia insegna che non è solo un problema di numeri. Della precedente legislatura – sempre a guida Netanyahu - i partiti religiosi non facevano parte, eppure l’argomento, giudicato evidentemente da tutti ‘delicato’, non venne affrontato. Lo spettro dei partiti laici è molto affollato, e la speranza è sempre l’ultima a morire. Anche in Medio Oriente.


Angelo Pezzana  


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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