Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 03/07/2016, a pag. 1, la breve "Tensione lungo la Striscia di Gaza".
L'Osservatore Romano riporta la notizia del missile di Hamas che ha colpito un asilo nella cittadina israeliana di Sderot (in "Terra santa"), ma a questo fa seguire una ben più meticolosa descrizione della risposta di Israele. Non è una novità: è tipico della disinformazione contro lo Stato ebraico ridurre al minimo le azioni dei terroristi ed enfatizzare le reazioni difensive israeliane.
La notizia del missile, inoltre, ieri e oggi è quasi ignorata dalla stampa italiana. Siamo certi, però, che basterà la più piccola reazione di Israele per leggere articoli a profusione (in cui, ancora una volta, il terrorismo palestinese meriterà non molto più di qualche cenno).
In questo doppio standard di giudizio l'organo ufficiale del Vaticano è uno dei campioni.
Ecco l'articolo:
L'asilo sventrato da un missile a Sderot
Non si allenta la tensione in Terra santa. In risposta al razzo lanciato ieri sera dalla striscia di Gaza e che ha colpito un asilo a Sderot, nel sud di Israele, l'aviazione di Tel Aviv è intervenuta distruggendo quattro infrastrutture operative di Hamas nella parte nord e centrale del territorio palestinese. A confermarlo è stato il portavoce dell'esercito Peter Lerner. Non sono state segnalate vittime.
Questi scontri confermano il clima di violenza e paura che si respira nuovamente in Israele e in tutta la regione del Vicino oriente, come ha dimostrato l'uccisione della tredicenne israelo-statunitense Hallel Yaffe Ariel in un insediamento vicino Hebron per mano di un diciassettenne palestinese, poi ucciso dalle forze dell'ordine. Il fatto ha suscitato un'ondata di indignazione in tutta la società israeliana e nella comunità internazionale.
E intanto ieri, sul piano politico, il Quartetto (Stati Uniti, Russia, Onu e Unione europea) si è riunito per ribadire la necessità di rilanciare il dialogo in vista della soluzione dei due Stati per due popoli. La violenza palestinese e l'espansione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania «minano gravemente» le speranze di un accordo di pace. In tal senso — si legge nel comunicato finale — «il Quartetto ha delineato un insieme di passi che, se verranno attuati con determinazione e con il sostegno della comunità internazionale, potrebbero indirizzare israeliani e palestinesi lungo un percorso verso la creazione di una pace globale». Occorre «invertire urgentemente le tendenze negative» da entrambe le parti e «fermare ogni possibile escalation di violenze», come ha detto l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini.
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