Riprendiamo da SETTE di oggi, 17/06/2016, a pag. 56, con il titolo "Una moneta virtuale salverà Gerusalemme", il commento di Davide Frattini.
Davide Frattini
La lira di Gerusalemme
Tomer Bariach e Avihai Rosenberg non vogliono essere considerati i soliti idealisti che sognano un'economia parallela più giusta ed equilibrata. Laureati all'Università ebraica di Gerusalemme, hanno seguito gli stessi corsi che producono i futuri governatori della Banca centrale o ministri delle Finanze. Eppure al centro del loro progetto più che il soldo c'è la comunità.
Tomer Bariach, Avihai Rosenberg
I due banchieri mancati (per scelta) hanno deciso di coniare la lira di Gerusalemme, una moneta virtuale che dovrebbe permettere di incrementare gli scambi: guadagno per chi vende e risparmio per chi compra. Un sistema per aiutare la città con il più alto indice di povertà del Paese, tra famiglie palestinesi della parte orientale e la popolazione ultraortodossa con gli uomini che non lavorano per studiare nelle scuole religiose. La lira funziona solo a Gerusalemme ma è possibile comprarci una birra al bar o pagarci l'idraulico: «Ha valore per gli scambi commerciali, non è possibile investire, fare soldi con i soldi». La lira serve per vivere non per speculare.
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