Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 09/06/2016, a pag. 3, l'articolo "Intesa rafforzata tra Russia e Israele".
Pubblichiamo con piacere un articolo non fazioso di OR a proposito di Israele.
Continuerà? Lo sapremo dai prossimi..
Eccolo:
Benjamin Netanyahu con Vladimir Putin
Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha esaminato ieri a Mosca con il presidente russo, Vladimir Putin, le questioni regionali che si riflettono sulla sicurezza nazionale dei rispettivi Paesi. Lo afferma un comunicato emesso dall'ufficio del premier israeliano, secondo cui i due leader «hanno discusso la prosecuzione del coordinamento fra gli eserciti nella regione, che funziona molto bene».
Netanyahu è a Mosca in occasione del venticinquesimo anniversario della ripresa delle relazioni diplomatiche. Si è trattato del quarto incontro fra i due in meno di un anno. Netanyahu era già stato da Putin a Mosca nel settembre 2015 e nell'aprile 2016. I due leader si sono anche incontrati a Parigi nel novembre 2016, durante la Conferenza mondiale sul clima. Altri temi toccati nel «lungo incontro di lavoro», prosegue il comunicato, hanno riguardato questioni agricole (fra cui la produzione del latte in Russia con tecnologie israeliane) e anche l'accordo sulle pensioni che la Russia verserà a decine di migliaia di immigrati in Israele fra gli anni Settanta e Novanta. Su questa vicenda, Netanyahu ha espresso a Putin una riconoscenza particolare.
Al termine dell'incontro, il presidente russo ha dichiarato che Russia e Israele rafforzeranno la cooperazione per combattere il terrorismo, «nostro nemico comune». Su questo punto — ha precisato Putin — «i due Paesi sono alleati senza se e senza ma». Netanyahu ha anche reso noto di avere discusso con il leader del Cremlino della minaccia del terrorismo islamista radicale. Dal punto di vista economico, Putin ha proposto un'area di libero scambio tra l'Unione economica Euroasiatica e Israele, mentre per quanto riguarda il gas il presidente ha detto che Mosca non ha chiuso la porta «né al gasdotto South Stream, né al Turkish Stream», anche se sulle "rotte di esportazione" nel Mar Nero, ha aggiunto, ci sono «certe difficoltà di natura politica con la Turchia». Il presidente russo ha poi sottolineato che se l'Europa non ha bisogno del gas russo, Mosca dovrà trovare «nuovi mercati».
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